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Amici di zampa: al canile servono cibo e medicine

Foto di repertorio

ANIMALI Una trentina di volontari che ogni giorno badano a cani e gatti, in un periodo particolarmente difficile come quello invernale: accade in località Toppino sede del canile comunale di Alba. Lì accanto c’è il gattile, una struttura privata gestita dall’associazione Amici di zampa, attiva anche nel canile; al referente Paolo Sacchero abbiamo chiesto com’è stato il 2020 sul fronte abbandoni. «Un anno anomalo: per i cani, fortunatamente, gli episodi sono in calo, un fatto che trova una spiegazione nei mesi di interdizione agli spostamenti. Lo stesso vale per gli smarrimenti: le persone hanno passato più tempo tra le mura domestiche a contatto con i loro animali. Se era usuale, in questo periodo, occuparci di 50 o 60 esemplari, oggi ne abbiamo una trentina».

Decisamente più difficile da gestire la situazione del gattile: «I casi non sono mai diminuiti e oggi abbiamo in carico quasi 350 gatti, ai quali si aggiungono gli animali delle colonie feline dislocate non solo ad Alba, ma anche nelle Langhe e nel Roero». Numeri elevati, anche perché la struttura albese è l’unica specializzata presente sul territorio. Alla base del problema ci sono i troppi esemplari felini che vengono al mondo ogni anno, un approccio da migliorare ma con quali modalità?

«Sterilizzare i gatti, sia maschi che femmine, per contenere le nascite: è un punto su cui ci battiamo da sempre come associazione, allo stesso modo i proprietari devono capire che il microchip serve per evitare di smarrirli, una circostanza che si può verificare, visto che parliamo di animali molto indipendenti». Per mandare avanti il gattile, l’associazione Amici di zampa sostiene spese consistenti, «dal cibo alle cure veterinarie: spesso ci capitano animali ammalati, un costo che si aggiunge alla profilassi dei felini, in vista delle future adozioni».

L’assistenza ai randagi è adattata anche alle situazioni particolari, con uno spazio specifico, nei pressi della struttura. Qui trovano asilo «cani provenienti da persone o famiglie che non possono più prendersene cura e li affidano a noi, piuttosto che lasciarli sulla strada: oggi ne ospitiamo quindici, ma le richieste sono molte di più». Per continuare a garantire i servizi i volontari però hanno bisogno di aiuto, di qualsiasi tipo. «Coperte e cibo, sia per cani che per gatti».

Francesca Pinaffo

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