Covid: oggi in Piemonte 761 nuovi positivi e 6.100 vaccinati

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TORINO Oggi, giovedì 21 gennaio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 761 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 137 dopo test antigenico), pari al 4,4% dei 17.448 tamponi eseguiti, di cui 11.693 antigenici. Dei 761 nuovi casi gli asintomatici sono 302 (39,7%). I casi sono così ripartiti: 170 screening, 395 contatti di caso, 196 con indagine in corso; per ambito: 53 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 58 scolastico, 650 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 219.306.

I ricoverati in terapia intensiva sono 159 (-6 rispetto a ieri), mentre quelli non in terapia intensiva sono 2.419 (-47 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 10.998, mentre il numero complessivo degli attualmente positivi è 13.576. I tamponi diagnostici finora processati sono 2.311.605 (+17.448 rispetto a ieri), di cui 990.690 risultati negativi.

Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui sei verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come morti Covid). Il totale è ora di 8.525 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.293 Alessandria, 558 Asti, 364 Biella, 977 Cuneo, 711 Novara, 3.877 Torino, 393 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

I pazienti guariti sono complessivamente 197.205 (+1044 rispetto a ieri).

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Sono 6.100 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19 comunicate oggi all’Unità di crisi della Regione Piemonte. Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 132.754 dosi, delle quali 4.951 come richiamo, corrispondenti al 79% delle 168.220 finora disponibili per il Piemonte, inclusa la quarta fornitura, la cui consegna è stata completata nella giornata di ieri. Oggi, intanto, i vertici dell’Unità di crisi, alla luce dell’annunciata riduzione da parte di Pfizer di 26.910 dosi di vaccino sulle 59.670 previste in consegna la prossima settimana, hanno incontrato i direttori generali di tutte le aziende sanitarie del Piemonte, per verificare la necessità di rimodulare la prima fase della campagna vaccinale e risolvere eventuali criticità. Prudenzialmente, il ragionamento è stato condotto nell’ipotesi che il colosso farmaceutico ridimensioni nella stessa misura le sue forniture anche nella prima settimana di febbraio.

«Anche in quest’ultima eventualità», commentano dall’Unità di crisi, «l’esito delle consultazioni ci ha restituito un quadro nel complesso confortante sul fatto di poter proseguire la vaccinazione come da programma. Grazie a una compensazione di fiale tra le aziende, tutte saranno in grado di garantire la seconda somministrazione e il proseguimento della prima, laddove non ancora terminata, seppure alcune in modo rallentato. In ogni caso, da parte nostra ci sarà un monitoraggio quotidiano sull’avanzamento del piano vaccinale, per essere pronti a intervenire nell’eventualità di nuove modifiche nelle consegne da parte di Pfizer, che ci auguriamo ritorni al più presto a rispettare i quantitativi previsti».

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