Dogliani ricorda il Giorno della memoria ripercorrendo sul Web la storia della famiglia Levi

Dogliani ricorda il Giorno della memoria ripercorrendo sul Web la storia della famiglia Levi
Nel 2015 a Cissone Sabino Cagnassi ha ottenuto il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

DOGLIANI Il Comune di Dogliani in occasione del Giorno della memoria ha scelto di raccontare, sul proprio sito Web e diffondere attraverso la propria pagina Facebook e Instagram, un frammento di microstoria locale, legato a una famiglia con radici doglianesi che ha vissuto la tragedia della Shoah.  Grazie alla testimonianza di prima mano e all’archivio personale della famiglia di Lucio Levi, docente universitario torinese con radici a Dogliani, e ai documenti ricavati dal ricchissimo archivio online dello Yad Vashem di Gerusalemme e dal sito del Centro documentazione ebraica di Milano, è stato possibile documentare le vicende della famiglia di Dario Levi.

Racconta il professor Lucio Levi, figlio di Dario: «Nell’ottobre del 1943, dopo il bombardamento della nostra casa a Torino, la mia famiglia ha cercato rifugio in una casa di mio nonno a Dogliani. Quando, nel dicembre del ’43, ci è giunta la notizia che nove dei nostri parenti che vivevano a Torino e a Casale Monferrato, la città di mia madre, erano stati deportati nei campi di concentramento in Germania, e per il fatto che, in paese, mio ​​nonno era universalmente conosciuto come ebreo, mio ​​padre decise di cercare rifugio altrove. Un suo amico, che lavorava come impiegato nel Comune di Cherasco, fornì ai miei genitori false carte d’identità. Il 2 dicembre è stato un giorno molto triste per la mia famiglia. Due Carabinieri ci svegliarono mentre dormivamo nella casa di mio nonno a Dogliani: avevano un mandato di cattura contro tutti i membri della mia famiglia, ma erano disposti a non eseguire immediatamente l’ordine, a condizione che sparissimo prima della fine della giornata. Ci siamo allontanati su un carro trainato da cavalli diretti verso borgo Rovelli, a Cissone, dove rimanemmo nascosti  fino al 25 aprile 1945, a casa di Sabino Cagnassi che, con grande coraggio, ogni volta che arrivavano le truppe tedesche proteggeva il nostro nascondiglio». Sabino Cagnassi nel 2015, a Cissone, ha ottenuto il titolo di Giusto tra le Nazioni.

Dogliani ricorda il Giorno della memoria ripercorrendo sul Web la storia della famiglia Levi 1
Franco Levi, nato a Dogliani il 7 gennaio 1910, il 24 ottobre 1944 venne deportato ad Auschwitz.

Non ebbero lo stesso fortunato destino due parenti di Dario Levi. Il fratello Franco, nato a Dogliani il 7 gennaio 1910, avvocato, venne arrestato a Torino il 31 agosto 1944 dai tedeschi. Trasferito in un primo tempo al campo di concentramento di Bolzano, il 24 ottobre 1944 venne deportato ad Auschwitz. Nel cimitero ebraico di Cherasco è collocata una lapide con il suo nome e  recentemente, grazie all’impegno della famiglia di Lucio Levi è stata collocata a Torino, di fronte alla casa in cui venne arrestato in corso Valentino 7 (attuale corso Marconi 7), una pietra d’inciampo in sua memoria.

Il Comune di Dogliani ringrazia il professor Lucio Levi e i suoi famigliari per la condivisione della sua storia e la gentile concessione delle foto dell’archivio familiare e la famiglia Baudana di Cissone per le foto di Bino Cagnassi.

 

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