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Imprese: sempre più giovani piemontesi scelgono l’agricoltura

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In PIEMONTE, sulla base dei dati di Unioncamere Piemonte e Istat aggiornati al 30 settembre 2020, sono 3.645 le imprese under 35 attive in campo agricolo e spiccano rispetto a settori come il manifatturiero. È quanto evidenzia Coldiretti Piemonte commentando che, in controtendenza rispetto all’andamento generale nel 2020, con la crisi provocata dall’emergenza Covid-19, si registra uno storico balzo del 14% del numero di giovani imprenditori in agricoltura, rispetto a cinque anni fa. Con oltre 55mila under 35 alla guida di imprese agricole e allevamenti, l’Italia è leader europea nel numero di imprese condotte da giovani, anche grazie alla svolta green nei consumi e nel lavoro favorito dalla pandemia. Il risultato è che oggi in Italia un’impresa su dieci condotta da giovani svolge una attività rivolta all’agricoltura e allevamento per garantire la disponibilità di alimenti sani e di qualità alle famiglie italiane in un momento drammatico per l’economia e l’occupazione.

«I dati ci dimostrano come l’agricoltura sia capace di offrire ancora delle traiettorie di futuro per noi giovani», spiega Danilo Merlo, delegato regionale Giovani impresa. «La presenza dei giovani ha di fatto rivoluzionato il lavoro agricolo dove, a livello nazionale, sette imprese under 35 su dieci operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, fino alle fattorie didattiche, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale, l’agri-benessere e la cura del paesaggio». Aggiungono Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale: «È necessario investire sull’agricoltura che è un settore strategico per far ripartire l’Italia grazie anche ai giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità».

L’agricoltura piemontese ha bisogno di nuova linfa che le giovani generazioni sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. Proprio per questo, anche alla luce della crisi causata dal Covid-19, sono fondamentali le misure a sostegno del mondo agricolo giovanile, motore della nostra economia, come la Pac e il Psr, che danno la possibilità di realizzare le progettualità, ma serve sburocratizzare e snellire le procedure che ostacolano l’ utilizzo delle risorse comunitarie.

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