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Intervento congiunto per cercare di salvare una cerva ferita in alta valle Varaita

Il presidente Federico Borgna: «Storia non a lieto fine, ma bell’esempio di disponibilità delle persone e collaborazione tra enti».

Intervento congiunto per cercare di salvare una cerva ferita in alta valle Varaita
Una fase delle operazioni di soccorso dell’animale

SAMPEYRE È stata la segnalazione di una scialpinista in alta valle Varaita a far scattare il tentativo di salvataggio di un bell’esemplare di cerva adulta, trovata ferita nel vallone di Sant’Anna. L’intervento ha coinvolto una squadra di soccorso composta dal veterinario del distretto Asl della Valle Varaita, Andrea Avagnina, dall’ispettore della Polizia locale faunistico ambientale della Provincia di Cuneo, Fabrizio Rostagno, e da un militare di stanza presso la Stazione Carabinieri forestali di Sampeyre. Questi ultimi due erano fuori servizio dopo un turno di notte, ma hanno deciso di partecipare lo stesso per la dedizione al proprio lavoro e per la passione verso gli animali selvatici.

Intervento congiunto per cercare di salvare una cerva ferita in alta valle Varaita 1
La cerva dentro la big bag per il trasporto a valle

Il luogo è stato raggiunto con sci e racchette da neve e l’animale, che era in ipotermia per essere rimasto a lungo a temperature rigide (meni otto gradi), ma con parametri vitali ancora accettabili, è stato soccorso e stabilizzato a livello farmacologico, quindi messo in sicurezza dentro una big bag utilizzata come toboga di fortuna. Una scialpinista di passaggio ha anche offerto il suo telo termico per mantenere il calore intorno all’animale. Soccorrere e trasportare a valle (a forza di braccia) un selvatico in montagna, specialmente d’inverno, non è semplice considerato anche il peso dell’animale di circa 80 chilogrammi e le condizioni di neve fresca non battuta. La squadra è, comunque, riuscita nell’operazione e ha consegnato la cerva a bordo strada agli addetti del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo che hanno raggiunto la località con un pick-up. Qui l’animale  è stato subito ricoverato in un box riscaldato e assistito da tutto lo staff. Le sue condizioni generali erano però gravi e il giorno successivo è morto, ma la passione che ha contraddistinto tutte le persone coinvolte a vario titolo nella vicenda, a partire dalla donna che ha richiesto aiuto restando ad attendere pazientemente accanto all’animale, ha comunque dato una chance di sopravvivenza alla cerva ferita.

«La storia non ha avuto il lieto fine che ci aspettavamo», ha commentato il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, «ma ci ha dimostrato che la differenza sul lavoro la fanno le persone andando al di là del loro dovere e collaborando in piena disponibilità e amicizia con colleghi di altre istituzioni per raggiungere l’obiettivo comune».

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