A GUALDO TADINO, in provincia di Perugia, si rinnova in occasione della festività del beato Angelo la prodigiosa fioritura del biancospino nel mese di gennaio: il pruno umbro ha un “gemello” a Bra in Piemonte, dove si registra un fenomeno analogo, ma con una storia diversa che nulla toglie alla preziosità di quella del beato Angelo. Bra e Gualdo Tadino sono gemellati dall’8 settembre 2012. La fotografia è stata inviata da Alberto Cecconi di Gualdo Tadino per ricordare ai “gemelli” di Bra la fioritura avvenuta oggi, venerdì 15 gennaio, motivo del patto di amicizia tra i due Comuni
Anche a Gualdo Tadino, come a Bra, il fenomeno della fioritura del biancospino avviene ogni anno a gennaio. Per i gualdesi l’evento ha una spiegazione radicata nella storia e nelle tradizioni cittadine. Tutto risale al 15 gennaio 1324, giorno della morte del beato Angelo, quando le campane dell’abbazia di San Benedetto iniziarono a suonare da sole, apparentemente senza motivo e Angelo fu trovato morto, mentre era in preghiera. Angelo era un eremita che aveva dedicato la vita a Dio e alla sua città, Gualdo Tadino, amato da tutto il popolo per i miracoli fatti ai malati, ai bisognosi e ai giovani sposi. Tutta la città, profondamente legata alla figura dell’eremita, accompagnò in processione il corpo del beato lungo la strada che portava al convento di San Benedetto e, durante il cammino, al passaggio del feretro le siepi di biancospino si misero improvvisamente a fiorire.
Lino Ferrero
