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Noi non siamo come i personaggi dei libri, il carteggio tra Pavese ed Enrichens

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ALBA La libreria La torre inizia l’attività culturale 2021 con un incontro online, mercoledì 20 gennaio alle 20.45, nel corso del quale sarà presentato il volume: Noi non siamo come i personaggi dei libri, carteggio tra Cesare Pavese e Nicola Enrichens (1949-1950) a cura di Mariarosa Masoero, Edizioni dell’orso 2020

Chi volesse partecipare, potrà collegarsi cliccando sul link di Zoom indicato di seguito: https://zoom.us/j/96784353105?pwd=ZkNvQ2RkZEEvdndLeG5TMmVLa2Jmdz09

Oltre a Mariarosa Masoero, curatrice del volume, interverranno all’incontro Paolo Borgna, autore della postfazione, e Valter Boggione, direttore, con Mariarosa Masoero, della Collana del Centro interuniversitario per gli studi di letteratura italiana in Piemonte Guido Gozzano-Cesare Pavese.

Il dialogo tra Cesare Pavese e Nicola Enrichens è alimentato soprattutto da un breve ma intenso scambio epistolare, molto importante, come ebbe a scrivere Italo Calvino, perché in esso «Pavese s’era messo a discutere delle cose che gli stavano più a cuore, fatto che non gli succedeva quasi con nessuno». Nicola Enrichens, dopo un primo incontro in un pomeriggio di metà giugno del 1949, manda a Pavese le sue poesie, ascolta i suoi consigli ruvidi ma puntuali, discute con lui di poetica e di amori letterari. Contemporaneamente, fa il direttore didattico, insegna, prepara per il concorso giovani insegnanti, inizia il suo impegno politico. Non è solo un letterato. È, mazzinianamente, uomo di pensiero e di azione.

Nicola Enrichens (1915-1983), direttore per un decennio della scuola elementare di Santo Stefano Belbo e poi ispettore scolastico, fu un importante organizzatore di cultura, impegnato nel sindacato della scuola e nella vita politica del tempo. Consigliere comunale ad Alba, poi vicesindaco della città, infine consigliere regionale, seppe farsi apprezzare in ani in cui la provenienza dal Sud d’Italia (era nato a Contursi, in provincia di Salerno) suscitava ancora «bigotte diffidenze». Tra lui e Cesare Pavese, incontrato per la prima volta nel giugno del 1949, nacque una profonda amicizia culturale, caratterizzata da un serrato confronto, serio e sincero, su tematiche care a tutti e due.

Mariarosa Masoero, già professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Torino e direttore del Centro interuniversitario Guido Gozzano-Cesare Pavese, si è occupata di favole pastorali, di letteratura di viaggio, di letteratura femminile, di memorialistica della deportazione e di autori del Novecento, procurando numerose edizioni di testi inediti. Ha curato, inoltre, due volumi dell’Edizione nazionale delle opere di Vittorio Alfieri ed è stata presidente della fondazione Centro di studi alfieriani di Asti (2013-2018).

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