Nucleare: nelle aree potenzialmente idonee al deposito nazionale c’è Carmagnola

SCORIE NUCLEARI  Il Piemonte è tra le sette le regioni (con 67 località in tutto) in cui sono state individuate le aree potenzialmente idonee alla costruzione del deposito nazionale rifiuti radioattivi che permetterà di sistemare in via definitiva le scorie a bassa e media attività.

I luoghi idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari in Piemonte sono 8. Due in provincia di Torino: Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola e sei in provincia di Alessandria: Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento, Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio.

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L’area individuata nel Comune di Carmagnola

Le aree interessate sono il risultato di un complesso processo di selezione su scala nazionale svolto da Sogin in conformità ai criteri di localizzazione stabiliti dall’Isin, che ha permesso di scartare le aree che non soddisfacevano determinati requisiti di sicurezza per la tutela dell’uomo e dell’ambiente. Ai criteri di esclusione sono seguiti quelli di approfondimento, attraverso indagini e valutazioni specifiche sulle aree risultate non escluse.

Il deposito nazionale e il parco tecnologico saranno costruiti in un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al parco. All’interno di 90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle, verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati. Si tratta dei rifiuti provenienti dal mondo civile e in special modo da quello medico e ospedaliero, dalle sostanze radioattive usate per la diagnosi clinica, per le terapie anti tumorali, ad esempio, da tutte quelle attività di medicina nucleare che costituiscono ormai il nostro quotidiano. In totale il deposito potrà ospitare 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attività.

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