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Parte la campagna “Chemio: se posso la evito”

Iniziativa legata ai test genomici per il tumore al seno

Parte la campagna "Chemio: se posso la evito"

TEST GENOMICI Rendere disponibili in tutta Italia i test genomici per le terapie più appropriate contro il tumore al seno. E’ questa la richiesta avanzata alle istituzioni nazionali e locali da Europa Donna Italia, il movimento per la prevenzione e la cura del tumore al seno, che ha lanciato la nuova campagna nazionale “Chemio: Se Posso la Evito”.

È stata aperta una raccolta di firme on line (europadonna.it/testgenomiciora) ed è partita una nuova social challenge. Ogni martedì e venerdì saranno pubblicati sui profili Facebook e Instagram di Europa Donna i video virali realizzati dai sostenitori della campagna (l’hashtag è #testgenomiciora).

Sempre sui principali social media saranno poi diffusi messaggi e materiale informativo relativi all’importanza dei test genomici. All’iniziativa hanno aderito varie società scientifiche e associazioni che lavorano in ambito oncologico.

Tra queste Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Siapec (Società italiana di anatomia patologica e di citopatologia diagnostica), Cittadinanzattiva, Eurama, Fondazione Insieme contro il Cancro, Fondazione Onda, Fondazione The Bridge, Komen e Senonetwork.

I risultati e le sottoscrizioni raccolte durante la social challenge verranno inviati a fine marzo, quando la campagna terminerà, al Ministero della Salute.

Da anni ormai i test genomici, grazie ai quali moltissime donne colpite da tumore al seno possono evitare la chemioterapia, sono disponibili nella maggioranza dei Paesi europei, ma l’Italia non ne ha ancora autorizzato la rimborsabilità.

Solo lo scorso 30 dicembre, con l’approvazione della Legge di Bilancio è stato istituito un fondo nazionale di 20 milioni di euro annui per il rimborso delle spese sostenute dagli ospedali per l’acquisto dei test. Tuttavia il fondo non sarà accessibile finché il Ministero della Salute non emanerà un decreto attuativo, dopodiché le Regioni dovranno distribuire le risorse alle strutture del territorio.

«Resta ancora molto da fare prima che i test siano effettivamente utilizzati sull’intero territorio nazionale – afferma Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia – Con la nostra campagna vogliamo sensibilizzare in modo innovativo tutte le istituzioni sanitarie, sia nazionali che locali, affinché l’iter venga rapidamente completato».

(Ansa)

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