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Per le opposizioni la Giunta si loda ma ha messo interi settori in crisi

Palazzo Regione Piemonte

POLITICA Non sono mancate le reazioni dell’opposizione sui temi emersi durante la conferenza di inizio anno della Giunta regionale guidata da Alberto Cirio.

«La Giunta si loda ma il caso Piemonte ha condannato interi settori: Torino chieda al prefetto e al Governo un impegno straordinario per evitare fallimenti e vampirizzazioni tra bar e ristoranti»: così parla il capogruppo di Liberi uguali verdi Marco Grimaldi. «Hanno creato il caso Piemonte grazie a una gestione dei tracciamenti fallimentare: nelle ultime due settimane sono stati analizzati la miseria di 5.915 tamponi in media al giorno, non si capisce davvero di cosa ci si possa vantare. In oltre due ore di conferenza il presidente Alberto Cirio e i suoi non hanno trovato il tempo per chiedere scusa».

«Cirio – aggiunge Grimaldi – non si rende conto di aver bruciato 130 milioni di euro dando un migliaio di euro a esercente indistintamente, senza verificare chi ne avesse davvero bisogno, e vincolandoli a investimenti per comprare il plexiglass da mettere sui banconi e i prodotti per sanificare i locali, nulla poteva essere usato per altro. Inoltre lamenta mancate entrate per 200 milioni ma dimentica di sottolineare che ben 160 sono stati ripianati dallo Stato, e si scorda di dire che per la sua propaganda ha polverizzato le riserve economiche di Finpiemonte».

«La calza della Befana che il presidente Cirio ha regalato oggi ai piemontesi è piena di promesse vuote e critiche al passato ma priva di contenuti». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Raffaele Gallo sulla conferenza stampa di inizio anno della Regione. «Cirio ha ragione – afferma Gallo – quando dice che il 2020 è stato un anno complicato, ma l’azione della sua Giunta è stata fallimentare: la gestione della prima fase della pandemia è stata disastrosa, e quella della seconda ondata è stata peggiore: scarsità di tamponi, terapie intensive al collasso, confusione nella gestione dei contagi. Il Riparti Piemonte è stato un fuoco di paglia».

«La sanità che Cirio ha ereditato – aggiunge l’esponente del Partito democratico – è decisamente migliore di quella che ha lasciato, come componente della Giunta Cota, all’amministrazione di Sergio Chiamparino. Invece di un piano di rientro si è ritrovato con un imponente piano di investimenti per l’edilizia sanitaria, anziché il blocco delle assunzioni, lo sblocco del turn-over e le prime politiche di potenziamento del personale. È giunto il tempo di smettere di lamentarsi e cominciare a governare. Ma da ciò che abbiamo sentito, non crediamo che nel 2021 il centrodestra potrà dare al Piemonte nulla di più che slogan. I cittadini invece meritano misure concrete di sostegno e di rilancio per far ripartire l’economia e tutelare le fasce più vulnerabili».

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