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Per l’ex casa di riposo di Albaretto si avvicina la rinascita

Venduta all’asta la casa di riposo della fondazione Don Borgna

ALBARETTO DELLA TORRE Sono stati fatti altri passi avanti verso il recupero e la rinascita del fabbricato realizzato una ventina d’anni fa alle porte del paese dalla fondazione Don Borgna. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la convenzione collegata al permesso di costruire, al mutamento della destinazione d’uso e alla ristrutturazione dell’edificio, venduto all’asta dal Tribunale di Cuneo nel novembre 2019 alla società Tempus di Savigliano per 262mila euro. A giugno il Consiglio comunale aveva già approvato la variante al Piano regolatore per trasformare in residenziale la destinazione urbanistica dell’area. Si tratta di due passaggi tecnici indispensabili per consentire ai nuovi proprietari di procedere con il progetto. Per saperne di più sulle intenzioni della Tempus bisognerà però attendere ancora un po’, fino a quando la società presenterà il progetto vero e proprio. Al momento i titolari preferiscono tenere un profilo basso e non sbilanciarsi ma, visto ciò che prevede la variante al Prg, è probabile un futuro turistico-residenziale per il complesso, soluzione peraltro già ipotizzata nel 2006 da una perizia realizzata dal Tribunale di Cuneo.

È soddisfatto per gli sviluppi della vicenda il sindaco Luca Borgna: «Siamo contenti di aver fatto un altro passo avanti. È importante che si possa rendere viva e attiva una struttura nata per un nobile scopo, ma che per tanti motivi non era mai stata utilizzata. Siamo anche soddisfatti perché la parte esterna del fabbricato rimarrà destinata a utilizzo pubblico e sarà un bene di tutti, al servizio della comunità e del paese». La convenzione prevede l’uso pubblico della parte esterna al fabbricato: 9.812 metri quadri, divisi tra 7.393 metri destinati a verde e 2.419 a parcheggio. Inoltre, al Comune andrà in comodato gratuito il piano seminterrato dell’edificio.

Il progetto iniziale prevedeva 80 posti letto di residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti. A parte un breve utilizzo come centro diurno di alcuni locali al pianterreno, la struttura non è però mai entrata in funzione e nel 2002 è stata chiusa. Dopo l’estinzione della fondazione Don Borgna nel 2005, il complesso era già stato venduto all’asta nel 2010 per un milione e 246mila euro, ma l’acquisto non venne mai formalizzato.

Corrado Olocco

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