ASTI Aveva investito i proventi delle rapine in villa, commesse fino al 2015, nella costruzione di un’abitazione del valore di 300mila euro. Stamane (venerdì 15 gennaio) i Carabinieri del comando provinciale, su disposizione della Direzione investigativa antimafia di Milano e del Tribunale di Torino, hanno messo i sigilli all’immobile: il provvedimento è previsto dall’articolo 20 del Codice antimafia che autorizza il sequestro di beni personali quando ci sia una sproporzione evidente fra i redditi e le disponibilità patrimoniali. Il proprietario, un pregiudicato di etnia sinti oggi in carcere per una serie di colpi perpetrati in Lombardia, era affiliato a un’associazione a delinquere specializzata nei raggiri e denunciava al fisco entrate modiche in contrasto con la costruzione della villa in città, iniziata nello stesso periodo delle rapine.
Davide Gallesio