Cinghiali, Coldiretti Cuneo: storica sentenza della Corte costituzionale

Via libera alla possibilità di fermare l’invasione di cinghiali, responsabile di gravi danni alle persone, alle imprese agricole e al territorio

Controllo cinghiali, il bilancio dell’attività 2020 della Provincia di Cuneo

CUNEO È una svolta importante quella arrivata sul fronte cinghiali secondo Coldiretti: la Corte costituzionale con una storica sentenza permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche ad agricoltori provvisti di tesserino di caccia, altri cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, a patto che siano appositamente formati.
Un cambio di direzione importante rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni che aveva portato a bocciare i provvedimenti assunti dalle varie Regioni che avevano aperto alla possibilità di ampliare l’elenco tassativo dei soggetti incaricati agli interventi di contenimento previsto dalla legge quadro. La nuova sentenza dà il via libera all’abbattimento dei cinghiali che, con l’emergenza Covid-19, si sono moltiplicati in Italia raggiungendo i due milioni di esemplari, mettendo a rischio la sicurezza delle persone, causando incidenti stradali con morti e feriti, devastando i raccolti e danneggiando gli allevamenti, essendo pericolosi diffusori di malattie come la peste suina africana.

«Come abbiamo già evidenziato in molteplici occasioni, la proliferazione senza freni dei cinghiali», sottolinea Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo, «sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico». Aggiunge Moncalvo: «A ciò si aggiunge la questione della sicurezza pubblica: più di otto italiani su dieci (81%), secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Alla luce anche di questi dati, va mantenuta alta l’attenzione su una situazione che, senza specifiche azioni immediate, tenderà ad assumere una connotazione di sempre maggiore criticità». E conclude il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu: «Auspichiamo che questa storica sentenza possa dare concreto giovamento ai territori dove, finora, i piani di contenimento messi in atto non sono stati sufficienti creando difficoltà agli imprenditori agricoli nello svolgimento della loro attività produttiva, ma anche ai cittadini la cui incolumità è costantemente a rischio».

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