Covid: Piemonte, per pronto soccorso solo tamponi molecolari

Pre-triage più approfondito per scongiurare focolai in ospedali

Coronavirus: arriva test salivare super rapido italiano

TAMONI MOLECOLARI In Piemonte entrano in vigore nuove norme per l’accesso ai pronto soccorso, a partire dai tamponi, che dovranno sempre essere di tipo molecolare. Obiettivo, rendere più stringenti i controlli per garantire più sicurezza a pazienti e operatori, evitando il formarsi di focolai Covid negli ospedali.

L’uso dei test rapidi antigenici, unicamente di terza generazione, è ammesso eccezionalmente a tre condizioni: che il test venga eseguito entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi, che la struttura sia impossibilitata a eseguire i molecolari, e che il reparto si trovi una situazione di sovraccarico di lavoro.

Le linee guida, inviate oggi dal Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) a tutte le aziende sanitarie regionali, puntano molto anche su un approfondito pre-triage, ritenuto fondamentale per individuare potenziali positivi. Attraverso la valutazione di elementi quali ambiente di vita e di lavoro, eventuali esposizioni e sintomi, si dovrà stabilire se il soggetto abbia una bassa o alta probabilità di malattia. Nel primo caso, se è prevista una breve permanenza in pronto soccorso, il tampone non sarà fatto. Verrà eseguito invece per le permanenze lunghe o i ricoveri, e in nei casi di alta probabilità di infezione.

«La pandemia – afferma l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi – ha generato una grande pressione sulle strutture di emergenza. Questo ha reso sempre più cogente una corretta valutazione del rischio per ogni paziente che accede in Pronto soccorso, per cercare di evitare il più possibile che il virus possa diffondersi in ambiente ospedaliero».

(Ansa)

 

 

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