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Dal 1° marzo i provvedimenti anti smog saranno più severi in tutto il Piemonte

No al semaforo  contro lo smog per le famiglie a basso reddito 1

AMBIENTE Da lunedì 1° marzo saranno rivoluzionale le misure per combattere lo smog e migliorare la qualità dell’aria. La Giunta del Piemonte ha appena approvato le nuove norme nate dal confronto con le altre Regioni del bacino padano per definire misure strutturali e straordinarie.

Un lavoro complesso, frutto della sinergia degli assessorati all’ambiente, trasporti e agricoltura, che si chiude dopo più di un anno caratterizzato da incontri su questo tema con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, e condiviso con la Città metropolitana di Torino. Il 28 gennaio si è svolto, poi, l’incontro con il Governo per definire in modo sinergico e concertato un piano straordinario per la qualità dell’aria, a seguito della sentenza di condanna all’Italia da parte della Corte di giustizia europea per aver violato il diritto dell’Unione sulla qualità dell’aria ambiente, superando I valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle Pm10 in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017.

Le misure straordinarie che entreranno in vigore a partire da lunedì prossimo vedono tre principali ambiti di intervento: mobilità, riscaldamento e agricoltura e sono collegate tra loro da alcune azioni fondamentali comuni ai settori di intervento. Verrà esteso il territorio su cui le nuove norme anti inquinamento avranno effetto: non più 37 ma 947 comuni per le misure inerenti all’ambiente e l’agricoltura (sono esclusi solo i comuni della zona di montagna) e 76 comuni per le misure riguardanti il traffico. I blocchi del traffico riguarderanno non soltanto i centri più grandi ma tutti i comuni di pianura e collina con popolazione superiore a 10mila abitanti.

Verrà allargato ai gironi dal 15 settembre al 15 aprile il periodo in cui potranno essere imposte le limitazioni straordinarie passando (in precedenza il periodo era compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo).  Cambia anche l’algoritmo che regola l’attivazione del “semaforo” antismog: il nuovi livelli di allerta non saranno in funzione dei superamenti misurati ma delle previsioni di superamento che saranno calcolate, tre volte alla settimana, con un modello  che integra le previsione meteo.

Per i trasporti, già da lunedì 1° marzo, sarà sempre impedito l’ingresso nei centri urbani con più di 10 mila abitanti ai veicoli a benzina fino all’Euro 2 e a quelli Gpl e metano Euro 1. Per i motocicli e ciclomotori, oltre all’euro 0 si aggiunge anche l’euro 1. Verrà promosso l’utilizzo del sistema MoVe-In piattaforma a adesione volontaria che, attraverso l’installazione di un dispositivo, monitora la percorrenza dei veicoli nei territori soggetti a limitazione e verranno indetti nuovi bandi per la sostituzione dei veicoli inquinanti e dei mezzi del trasporto pubblico locale. Inoltre il blocco permanente dei diesel fino a Euro 5 dai centri urbani sarà anticipato al 2023.

Per il riscaldamento domestico scenderà a 18 gradi la temperatura media consentita nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici ad eccezione delle strutture sanitarie e verrà impedito l’uso di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa che non siano almeno 5 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.

Per l’agricoltura:  divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato) oltre al divieto di bruciare di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile su tutto il territorio del Piemonte. Il divieto di qualsiasi combustione all’aperto viene esteso dal 15 settembre al 15 aprile nell’agglomerato di Torino, pianura e collina.

Sono previsti incentivi, per interventi mirati all’introduzione di sistemi di allontanamento rapido delle deiezioni dalle strutture di stabulazione degli animali; per la realizzazione di coperture fisse e mobili di stoccaggio degli effluenti zootecnici e per la distribuzione in campo degli effluenti con sistemi in grado di abbattere le emissioni di ammoniaca durante la fase di spandimento.

A tutti questi provvedimenti si aggiunge il rafforzamento del sistema dei controlli.

Queste nuove disposizioni si affiancano alle azioni già portate avanti dalla Regione, ed in particolare a quelle finalizzate a migliorare la governance sui controlli degli impianti termici, a incrementare i controlli sui combustibili a biomassa per il riscaldamento, e a quelle dirette all’incentivazione che hanno destinato, tra il 2019 e il 2020, oltre 9 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli più inquinanti destinati a enti pubblici, imprese e privati.

Tutti interventi già avviati, ai quali a breve se ne aggiungeranno altri, grazie alla disponibilità di ulteriori contributi destinati prioritariamente ai cittadini per la rottamazione delle stufe a biomassa e, con un investimento di 112 milioni di euro, alla sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale su gomma.

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