POLITICA Che azioni intende intraprendere il ministro dell’economia per il processo di riduzione del cosiddetto magazzino fiscale dei crediti collegati a cartelle di riscossione? Lo chiede, con una interrogazione, il senatore Marco Perosino (Forza Italia) che spiega: «Le cartelle di riscossione sono argomento molto delicato perché incidono sulla vita delle persone, soprattutto quelle in difficoltà economica, e il loro mancato pagamento comporta sanzioni e interessi che aggravano ulteriormente le situazioni personali e familiari».
Sul tema, inoltre, si innestano proroghe e rinvii dettati dal periodo di emergenza sanitaria e l’Agenzia delle entrate riscossione, che lavora con funzionalità ridotte sempre causa Covid, ha provveduto a bloccare l’invio di milioni di cartelle. «Esistono situazioni diverse, alla luce dei provvedimenti precedenti da cui scaturiscono le cartelle stesse, circa oggetti e scadenze» spiega Perosino. «Un dato è significativo: il magazzino fiscale dei crediti dello Stato e di altri enti pubblici affidati in riscossione assomma a 986,7 miliardi, ridotti a 74 miliardi con atto reso pubblico ma da perfezionare (riduzione motivata sufficientemente (soggetti falliti o deceduti, somme già oggetto di procedure precedenti)».
«Ritengo che occorra più efficienza o più realismo, abbandonando le posizioni non recuperabili, ampliando le tipologie di posizioni ammesse a riduzioni e stralci, la cosiddetta rottamazione, concedendo dilazioni più lunghe» prosegue Perosino che chiede al Governo se intende emanare decreti legge che prevedano proroghe significative per tutte le cartelle di riscossione e se si daranno istruzioni all’Agenzia delle entrate per improntare i rapporti con i contribuenti su fiducia e tolleranza».