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L’armonia ritrovata con la natura e con Dio

PENSIERO PER DOMENICA – PRIMA DI QUARESIMA – 21 FEBBRAIO

Nelle letture della prima domenica di Quaresima spicca la figura di Noè, che celebra la fine del diluvio (Gen 9,8-15). Quanto è durato il diluvio? Nella Bibbia troviamo due versioni: quaranta giorni e un anno. Diventa quasi scontato l’accostamento con l’esperienza che stiamo vivendo: tutti speravamo di uscire dalla pandemia in poche settimane e invece da un anno siamo alle prese con questa emergenza. Siamo ancora chiusi nelle nostre case, in attesa di celebrare come Noè il ritorno alla normalità.

L’armonia ritrovata con la natura e con Dio
Gesù tentato dal demonio nel deserto, miniatura da Breviario del XV secolo (Londra British Museum).

Il diluvio è il segno della rottura dell’equilibrio tra uomo e natura. Se vogliamo indagare le cause remote dello scoppio della pandemia e della sua diffusione non possiamo ignorare il monito di san Bonaventura, nel lontano 1300: «Il cosmo si ribellerà contro l’insensatezza degli uomini». Secondo il Vangelo di Marco (1,12-15), la vita pubblica di Gesù inizia con un atto di riconciliazione nei confronti della natura. La nuova alleanza, annunciata a Noè dall’arcobaleno, si realizza con Gesù, nel deserto.

Marco fa solo un cenno alle tentazioni che invece hanno grande spazio in Matteo e Luca. La sua attenzione va ai quaranta giorni di digiuno, che permettono a Gesù di trovare la piena armonia con il cosmo, anche con le fiere selvatiche. Gesù ripristina il mondo sognato da Dio, raccontato nei primi capitoli della Bibbia e rovinato dall’azione dell’uomo. Troviamo qui la prima indicazione per la nostra Quaresima: un tempo di digiuno, di controllo della nostra voracità consumistica per ritrovare un rapporto più sano ed equilibrato con la natura.

L’arcobaleno è il lontano simbolo del regno di Dio annunciato da Gesù. In questo annuncio collocato dopo l’incarcerazione di Giovanni Battista, Gesù chiarisce la portata della sua missione: il Regno indica una nuova signoria di Dio sul mondo, premessa di nuovi stili di rapporto degli uomini tra loro. Tutto questo è dono: il Regno non dobbiamo conquistarlo noi, ma solo accoglierlo. Per farlo occorre una “conversione”: un cambiamento di direzione della vita. Gesù ci chiede, all’inizio di questa Quaresima di fare una pausa, il punto della situazione, di verificare se camminiamo nella direzione del Regno. Poi ci invita a credere nel Vangelo: a fidarci delle indicazioni di vita che in esso si trovano, pagina dopo pagina, domenica dopo domenica. Questa è la strada del Regno.

Lidia e Battista Galvagno

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