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L’Unione Roero tartufo e Arneis è destinata alla chiusura entro giugno

L'Unione Roero tartufo e Arneis è destinata alla chiusura entro giugno

ENTI LOCALI Sono state avviate, con la domanda in Regione, le procedure per lo scioglimento dell’Unione collinare Roero, tartufo e Arneis. L’ente, che fino al 2019 raggruppava Montaldo, Santo Stefano e Vezza, dopo l’uscita di quest’ultimo non aveva più i requisiti per continuare a esistere. La procedura si concluderà entro giugno. Il fatto preoccupa l’associazione Comuneroero per le possibili ripercussioni finanziarie. Dopo l’allarme lanciato sui possibili debiti di Santo Stefano con l’Unione, il sodalizio allarga il campo alle pendenze degli altri Comuni. «Pare che la situazione sia molto critica: non è chiaro se Vezza sia in debito o in credito e lo stesso vale per Montaldo», spiega in una nota Comuneroero.

L’associazione aggiunge: «Può essere che il Comune di Santo Stefano abbia attinto alla cassa dell’Unione per attutire i suoi problemi di liquidità?». Un interrogativo rimasto senza risposte. Chiarimenti sullo stato di salute dell’Unione erano stati chiesti dal sodalizio al commissario di Santo Stefano Lorella Masoero che, spiega il portavoce di Comuneroero Cesare Cuniberto, «in base alla legge, sostituendo il sindaco dimissionario e presidente dell’Unione, dovrebbe sostituirlo anche nella reggenza». La risposta, a oggi, è un rimpallo di competenze sul segretario comunale di Santo Stefano. Interpellato, il funzionario non ha ancora dato indicazioni. «Un silenzio che costituisce un inadempimento secondo la legge: pazienteremo ancora un po’ e, se sarà necessario, ricorreremo al Tar», prosegue Cuniberto.

Il timore per Comuneroero non è soltanto che questa situazione vada a gravare sul debito di Santo Stefano, con conseguenze sul piano di rientro da un disavanzo di quasi un milione di euro, ma anche su Montaldo. «Due Comuni nei quali si voterà fra pochi mesi: i cittadini rischiano di andare alle urne senza sapere quale sia la situazione», afferma Cuniberto. Fulvio Coraglia, sindaco di Montaldo, spiega: «Il commissario ha dato incarico al segretario dell’Unione (lo stesso di Vezza e Santo Stefano, nda) di redigere un bilancio: la situazione non è catastrofica. Il problema è che non sappiamo dove sono i soldi che dobbiamo alle ditte per alcuni servizi». A risultare poco chiara è anche la situazione di pagamenti e quote. Afferma Coraglia: «Montaldo ha contribuito regolarmente, gli altri Comuni potrebbero essere in difficoltà e non perché non vogliano pagare. So che Vezza verserà 25mila euro».

Il sindaco di Vezza Carla Bonino precisa: «Sono 28mila euro in tutto, quattro mensilità del 2019 per lo scuolabus. I fondi erano già in cassa, però mancava la fattura dell’Unione, arrivata in questi giorni e senza la quale non potevamo pagare». Sui conti dell’ente collinare abbandonato nel 2019, la posizione Bonino è netta: «Abbiamo approvato un bilancio in pareggio prima di uscire. Escludo ci siano problemi. Le nostre quote sono state pagate regolarmente».

Davide Gallesio

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