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Meno lotterie e più tutele verso l’artigianato

Meno lotterie e più tutele verso l’artigianato

LETTERA AL GIORNALE Come non dare ragione alla rabbia di quei panettieri per l’imposizione di una ridicola lotteria che fa giocare al gratta e vinci sulla testa di chi lavora con fatica ed esasperazione? Le professioni artigiane e commerciali soffrono da anni per l’indifferenza e per una politica fiscale bizzarra, che castiga le piccole attività e premia le grandi società multinazionali.

La lotteria degli scontrini è un atto intollerabile in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Abbiamo una politica insensata che considera le piccole botteghe con disinteresse. Il cashback poteva essere un buona idea soltanto se i Governi avessero fatto da tempo una riforma fiscale a salvaguardia di queste attività. Una tariffa del venti per cento avrebbe salvato molte saracinesche dalla chiusura, salvaguardando un artigianato e un commercio di qualità. Con le attuali aliquote fiscali si potrà soltanto giungere alla resa incondizionata; se non si farà nulla, tra non molto avremo delle città deserte, percorse da centinaia di furgoni che defluiranno per le vie a distribuire pacchi e pacchettini.

Vorrei che i politici prendessero atto delle difficoltà di questa legge e che si impegnassero a risolvere un problema che grava pesantemente su alcune attività indispensabili alla società civile e alla sua prosperità.

Bruno Murialdo

Gentile Murialdo, abbiamo l’impressione che quando ci sono grandi problemi, anziché sfidare l’impopolarità e avviare riforme sostanziose, da parte della politica ci si rifugi in quel vecchissimo e romano panem et circenses. Utile a tenere buoni tutti al momento, ma disastroso alla lunga.

g.t.

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