Ultime notizie

Nel cuore delle Langhe grandi novità al Relais Villa d’Amelia, dove il risorante DaMà passa alla guida dello Chef Dennis Cesco

Nel cuore delle Langhe grandi novità al Relais Villa d'Amelia, dove il risorante DaMà passa alla guida dello Chef Dennis Cesco 1

BENEVELLO Quando lo scrittore piemontese Davide Layolo (1912-84) parlava delle Langhe, diceva: «Se mi riempio il palmo della mano di questa terra, entrando nel vigneto mentre il contadino zappa, la sento palpitare calda come avesse sangue e anima. Queste colline nei paesaggi notturni sotto la luna sono davvero mitiche…»

Ed è proprio in queste terre, nel cuore delle Langhe che si trova il Relais Villa d’Amelia, posto sul crinale di una collina tra boschi rigogliosi e splendidi noccioleti con una magnifica vista sulle Alpi e le morbide colline del Barolo, a pochi minuti da Alba. Colline e vigneti che si alternano a castelli e borghi storici: questo è il paesaggio che riempie lo sguardo del visitatore che arriva in questa zona.

Il Relais si presenta come un antico podere ottocentesco, appartenuto in passato alla famiglia Bonelli. Il luogo era conosciuto come la “Cascina Bonelli”, oggi magistralmente ristrutturata e divenuta Relais. Nel restauro si è saputo mantenere le fattezze originali, contribuendo così a creare un’atmosfera d’altri tempi: per esempio, è stata mantenuta al suo interno la chiesa privata della famiglia ancora visibile dal cortile interno.

Oggi la proprietà del Relais è della famiglia piemontese Barberis che se ne prende cura amabilmente, e che ne ha fatto un punto di riferimento dell’ospitalità della zona.
Il nome del Relais è dedicato a “Madama Amelia Bonelli”, personaggio dotato di grande personalità e conosciuta per le sue fini doti di “ospite”: pare che all’entrata della Cascina non mancasse mai una grande brocca d’acqua a disposizione del ristoro di tutti coloro che entravano all’interno del cortile della Cascina.

Oggi è possibile ancora ritrovare all’arrivo, in una brocca all’entrata principale della Casa, “l’acqua di Amelia”, sempre a disposizione degli ospiti; serve a perpetuare il rito, simbolo della sacralità dell’ospite. Il Relais Villa D’Amelia è un perfetto punto di partenza per scoprire un territorio magico, ricco di sapori e tradizioni.

Il Relais ha 37 camere e suite finemente arredate in stile raffinato e contemporaneo. Ogni stanza, dotata di bagni in marmo travertino, è uno spazio unico dotato di ogni comfort. L’esclusiva Suite San Luigi, incorniciata dall’antica cappella gentilizia, e le due Suite Deluxe con vista sulle Alpi sono le sistemazioni più prestigiose e di maggior fascino.

Nel piano interrato è stato realizzato un centro benessere costituito da sauna finlandese, bagno turco, percorsi aromatici e docce emozionali, minipiscina con idromassaggio, sala relax, zona fitness e piscina esterna riscaldata utilizzata anche durante la stagione fredda, grazie a un passaggio che permette di entrarvi.

La copertura è stata creata in legno con recupero di travi a tavolati di perlinatura antichi (verifico). Un radicale intervento sulle murature portanti del fabbricato ha permesso il recupero degli orizzontamenti voltati e delle strutture lignee di particolare pregio storico.

 

LA RISTORAZIONE DI VILLA D’AMELIA: IL DAMÀ

Nel 2021 la proprietà decide di concentrare in uno solo i due ristoranti fino ad ora presenti in casa. Da ora in poi Il ristorante ufficiale, chiamato a custodire e rappresentare la proposta gastronomica del Relais sarà il DaMà, il cui nome è dedicato a “Madama Amelia Bonelli”.

Nel cuore delle Langhe grandi novità al Relais Villa d'Amelia, dove il risorante DaMà passa alla guida dello Chef Dennis CescoLo Chef del Damà è Dennis Cesco, classe 1993, braccio destro di Damiano Nigro che, dopo 15 anni, lascia spazio al suo giovane allievo, rimanendo come supervisore esterno.

Dennis è nato a Pieve di Cadore in provincia di Belluno; ha idee chiare fin da giovanissimo e decide di studiare cucina iniziando la sua avventura in questo settore. A soli sedici anni inizia a lavorare in cucina con lo Chef stellato Alberto Zago all’Hotel La Torre Padola (BL). Con Chef Zago ha iniziato ad appassionarsi all’alta gastronomia facendo pratica sulle manualità e muovendo i primi passi in questo mondo.

Tre anni dopo, poco più che diciottenne, Dennis entra nella cucina di Villa d’Amelia e di fatto diventa langarolo di adozione. Come afferma lo Chef Cesco, «lavorando con Damiano Nigro, che considero il mio maestro, ho capito il valore delle parole tenacia, tecnica e dedizione. Dopo i primi due anni al Relais, ho però sentito l’esigenza di migliorarmi ancora studiando con i maestri francesi; ho avuto l’opportunità di farlo capendo l’importanza della qualità del prodotto, delle tecniche di preparazione e del giusto equilibrio tra gli ingredienti; soprattutto, ho visto come interviene la creatività dello chef nella rivisitazione delle ricette. Questi sono ancora oggi i punti a cui mira la visione della mia cucina».

In Francia, Dennis Cesco lavora con lo chef Alain Solivérès a Le Taillevent, 2 Stelle Michelin: «Ci è voluto un po’ di tempo per ingranare e ambientarmi, ma dopo aver imparato la lingua sul campo è stato un percorso fluido. Ho guadagnato la fiducia di Alain Solivérès che mi ha reso responsabile del “garde manger”, per poi passare alla preparazione delle salse dei pesci. Sono migliorato nel lavorare la materia prima e ho imparato a rispettarla. Ho approfondito le bellissime tecniche di preparazione
di salse e fondi e quelle delle cotture perfette».

Sempre a Parigi, Dennis passa poi nella cucina di Yannick Alléno al Pavillon Ledoyen, 3 stelle Michelin, dove si occupa della gestione di contorni e salse dei secondi di pesce entrando nel mondo delle fermentazioni ed estrazioni. L’ultima esperienza in Francia, prima di tornare alla base di Villa d’Amelia, è con Christoph Pelé a Le Clarence Paris, 2 stelle Michelin. Commenta Dennis: «Un’esperienza molto dura, ma formativa rispetto a tecnica e creatività dello chef, perché nel ristorante di Pelé non si offriva una carta effettiva, ma si cucinavano e lavoravano i prodotti reperiti al mercato la mattina stessa».

La nuova proposta di Dennis Cesco al ristorante DaMà avrà come voce principale gli ingredienti del territorio e la veridicità della campagna che in Alta Langa è ancora autentica e integra, coi suoi prodotti da cercare tra pastori e piccoli allevatori. Grande attenzione sarà data alla pasta trafilata con farine locali accuratamente scelte.

Oltre all’italiana, la base è la cucina classica francese che con il Piemonte ha moltissimi aspetti in comune, salse e fondi sono condizione necessaria su cui imbastire
una narrazione di cucina più intima, in cui si predilige la concretezza, la cottura sul fuoco, e in cui la tecnica ferrea non svia nell’estetica fine a se stessa, ma è volta alla valorizzazione del gusto e della materia.

I classici piemontesi al DaMà si fanno racconti nel piatto per gli ospiti ma sono rinfrescati dallo sguardo del giovane Chef che si rinnova e guarda lontano.
«Quello che vogliamo offrire durante il soggiorno dei nostri ospiti», sottolinea Mauro Tezzo, Direttore del Relais «è un vero e proprio viaggio nel territorio dell’Alta Langa con il suo carattere deciso ed i suoi colori forti. La possibilità di vivere all’interno di una costruzione tipica come la Cascina di Villa D’Amelia con il suo ambiente ottocentesco e i suoi comfort permette all’ospite di immergersi in un’atmosfera armoniosa, dove il tempo e i sensi si riprendono i loro ritmi naturali aprendosi ad esperienze intense e cariche di senso».

Banner Gazzetta d'Alba