Alba-Bra: nasce il centro contro tutte le violenze

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Alba-Bra: nasce il centro contro tutte le violenze

8 MARZO FESTA DELLA DONNA Da inizio 2021, in Italia si è registrato un femminicidio ogni cinque giorni: donne di diversa età, origine e contesto sociale, uccise dai loro mariti, compagni e talvolta persino familiari. Se il tentativo d’isolare la vittima è un elemento che si ritrova molto spesso nei casi di violenza di genere, è evidente come la pandemia abbia peggiorato le cose, anche se i dati sono parziali, dal momento che esiste un sommerso molto elevato.

Così l’8 marzo, oltre a essere il giorno dedicato alla donna, dev’essere anche l’occasione di riflettere su un fenomeno drammatico e mai così attuale. A essere evidente è il bisogno di risposte adeguate al contesto odierno, superando schemi classici che si sono dimostrati poco aderenti alla realtà e ai bisogni delle troppe vittime di violenza.

Sul territorio, la novità di quest’anno è l’avvio del centro antiviolenza di Alba-Bra, dal momento che fino a qualche mese fa le due città e il loro bacino confluivano nel centro antiviolenza di Cuneo. In risposta a un bando regionale del 2019, i due enti gestori dei servizi sociali – il consorzio socioassistenziale Alba, Langhe e Roero e il distretto intercomunale che riunisce Bra e altri dieci Comuni del bacino di riferimento – si sono presentati per dare vita a un nuovo punto contro la violenza a livello locale, più vicino ai rispettivi territori.

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Il progetto vede Bra capofila dal punto di vista formale, ma in realtà i due enti lavorano in sinergia, dal momento che il problema della violenza di genere non vede confini. Fabio Smareglia è il direttore dell’ente braidese: «Sia Bra che Alba possono contare su una rete antiviolenza ben sviluppata, in collaborazione con l’Asl Cn2, le Forze dell’ordine, il Tribunale e l’associazione Mai+sole, in prima linea sul tema. Per quanto riguarda il centro, negli ultimi anni era evidente come fare parte della struttura cuneese rappresentasse un limite, dal momento che copre un territorio molto ampio ed eterogeneo. Nel nostro caso, tutto questo si traduceva in una lontananza territoriale che rendeva difficile portare avanti progetti e garantire una risposta immediata. Così, abbiamo colto al balzo l’occasione del bando del 2019, separandoci da Cuneo e dando vita al centro antiviolenza di Alba-Bra».

Con la nuova struttura, sono 21 quelli presenti in provincia di Cuneo. Si tratta di veri punti di riferimento per le donne, garantendo ascolto, protezione sociale, assistenza legale, percorsi di reinserimento e interventi sociosanitari, in raccordo con tutte le altre realtà coinvolte.

Come prosegue Smareglia, «il nuovo protocollo è stato firmato dai Comuni di Alba e Bra, dall’Asl e dall’associazione Mai+sole: ciascuna realtà farà parte dei vari progetti in base alla propria natura, dando vita a una vera rete, che avrà il vantaggio di essere locale e a diretto contatto con la cittadinanza di riferimento». Per il 2020, dalla Regione è arrivato un finanziamento di 65mila euro, tra fondi regionali ed europei.

Smareglia: «Abbiamo in programma quattro linee d’azione, corrispondenti ad altrettanti progetti: dall’accoglienza delle donne vittime di violenza al supporto necessario dal punto di vista psicologico, ma anche giuridico, per esempio. Un altro aspetto importante riguarda l’inserimento lavorativo delle donne, se prive di occupazione. E si prevede anche un lavoro di sensibilizzazione nelle scuole e in altri ambiti importanti, come la formazione rivolta ai medici di base».

Una serie di punti fondamentali, anche perché il problema è sentito molto a livello locale: «Nel 2019, a Bra e negli altri dieci Comuni del distretto, abbiamo seguito 23 casi di violenza, di cui 10 nuovi. Nel 2020 ne abbiamo seguiti 28, con 4 nuovi accessi: nel 2019, era stato registrato un incremento notevole delle violenze, cosa che non è accaduta nel 2020, forse per un sommerso ancora più elevato: è ormai necessario un lavoro di squadra per intercettare tutti i casi a rischio», conclude il direttore dell’ente del Braidese.

Francesca Pinaffo

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