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Arpa industriale ha assunto altri cinquanta dipendenti

Arpa industriale ha assunto altri cinquanta dipendenti

BRA L’Arpa industriale Spa, azienda che opera dal 1954 in via Piumati nel quartiere Oltreferrovia, progettando e producendo pannelli di laminato, ha incrementato il suo organico di ben 50 unità. Risorse che, in accordo con le rappresentanze sindacali, sono state assunte a tempo indeterminato. I lavoratori dell’azienda si assommano a oltre 500 persone.

Collocate nei vari reparti produttivi dello stabilimento, queste nuove maestranze sono espressione dei territori che gravitano sulla città della Zizzola. Spiega Sandro Marini, direttore della comunicazione di Arpa industriale: «L’accordo, che prevede un orario di lavoro articolato su 21 turni, conferma l’impegno costante dell’azienda nella valorizzazione del personale. Quello che è stato fatto è un investimento importante, vincolato ad azioni continue su sicurezza, sostenibilità, innovazione tecnologica, che Arpa sostiene da anni».

L’aumento di produzione dell’azienda è legato all’innovativo prodotto Fenix, una gamma di materiali intelligenti, nanotech, superopachi e ultraresistenti. Ancora Marini: «I laminati decorativi ad alta pressione Arpa sono prodotti nel vasto stabilimento braidese, e sono espressione di una vivace e originale creatività made in Italy».

Aggiunge il direttore Stefano Mion: «Arpa Spa attualmente si estende su un terreno di 150mila metri quadri, dei quali 100mila coperti. Nel 1970 apre la prima filiale italiana a Pesaro, mentre nel 1991 l’azienda realizza il termovalorizzatore, che permette di effettuare un recupero energetico a emissioni controllate in tempo reale e che fornisce il 30 per cento del fabbisogno energetico per il funzionamento dei macchinari di elevatissima tecnologia. Attualmente Arpa ha filiali in Europa, Africa, Nord e Sud America, Asia e Oceania». E per alleggerire il traffico dei camion che portano la materia prima (carta e resina) oppure caricano il prodotto finito, nel 2017 l’azienda ha costruito un grande parcheggio, che si affaccia su corso Monviso, su un’area di 8mila metri quadri, destinandola a totale uso pubblico.

Valter Manzone

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