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Asti-Cuneo, l’Osservatorio per il paesaggio punta sulla galleria di Verduno

Asti-Cuneo: manca solo una firma per il nuovo accordo senza galleria di Verduno
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

AUTOSTRADA Dopo la lettera inviata dall’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero il 22 febbraio ai ministri Roberto Cingolani (transizione ecologica) e Enrico Giovannini (infrastrutture) l’associazione ha scritto un nuovo documento, indirizzato anche al presidente della Regione Alberto Cirio, con alcune considerazioni riguardo la conferenza dei servizi del 2002.

L’Osservatorio ribadisce le sue proposte: accelerare il completamento della A33 mediante il ripristino della galleria di Verduno; ridurre i costi delle opere e il consumo del suolo con una carreggiata di larghezza minima (10,70 metri); rendere gratuito il tratto tra Castagnito e Cherasco che consente l’accesso al nuovo ospedale e realizzare le opere complementari indispensabili per migliorare la viabilità locale.

La lettera riporta un ampio stralcio del  verbale della conferenza dei servizi tenutasi del 7 febbraio 2002 in merito alle indagini geologiche che evidenziano i problemi del versante collinare facendo preferire la soluzione della galleria rispetto al viadotto esterno.

La lettera integrale è pubblicata sulla pagina Facebook dell’Osservatorio

L’osservatorio ricorda anche che l’iscrizione della zona tra i siti difesi dall’Unesco comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dai piani di tutela del paesaggio regionali ed europei e chiede di «riconsiderare tutta la vicenda del completamento della A33, optando per la soluzione con il tracciato in galleria in alternativa a quella con il tracciato all’aperto» e avanza la richiesta che tutte le valutazioni future siano eseguite raffrontando le due soluzioni con approfonditi bilanci costi-benefici per ognuna di esse, tali da fugare ogni dubbio sulla bontà della soluzione adottata.

«Noi dell’Osservatorio siamo convinti che siano stati troppi gli errori e i ripensamenti su questa autostrada: un’opera sovradimensionata, concepita male e proseguita peggio, di cui però i cittadini hanno un estremo bisogno», si conclude la lettera. «Ora facciamo in modo che non sia completata purchessia, o, peggio, con soluzioni dannose per il paesaggio e l’ambiente e noncuranti degli interessi dei cittadini del territorio».

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