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L’incontro con Dio avviene immergendoci in Cristo

L’incontro con Dio avviene immergendoci in Cristo

PENSIERO PER DOMENICA – QUINTA DI QUARESIMA – 21 MARZO

La quinta domenica di Quaresima offre molti spunti per completare la preparazione alla Pasqua: dopo la riproposizione dei Dieci comandamenti, con una delle più belle pagine di Geremia (31,31-36), si completa la riflessione sulla Legge, mentre il Vangelo (Gv 12,20-33) ci aiuta a entrare nel mistero della Pasqua imminente.

L’incontro con Dio avviene immergendoci in Cristo
Gesù in preghiera nell’orto del Getsemani, pala d’altare di Trebon (Praga, Galleria nazionale).

Dalla pietra al cuore. Geremia, uno dei vertici spirituali dell’Antico testamento, forse il profeta più vicino a Gesù per le vicende personali, ha anticipato il superamento dell’antico patto sinaitico, prospettando la nascita di una “nuova alleanza” tra il Signore e il suo popolo. All’alleanza siglata sul Sinai, scritta su tavole di pietra, si sostituisce un rapporto basato radicalmente sul “cuore”, cioè sulla coscienza e sull’interiorità dell’uomo. Qui può avvenire l’incontro d’amore tra l’uomo e Dio; qui dovrà avvenire la celebrazione della Pasqua.

Vogliamo vedere Gesù: la domanda che i Greci rivolgono a Filippo è strana e un po’ misteriosa, visto che Gesù non era un eremita nascosto, ma un personaggio pubblico che parlava alle folle. Possiamo leggervi il desiderio di conoscere Gesù più a fondo, di essere introdotti al mistero della sua persona, di entrare nella cerchia dei suoi amici. Forse è la domanda che ha spinto Giovanni a scrivere il suo Vangelo. Può essere anche la nostra domanda, nella prospettiva della Pasqua imminente. Noi Gesù già lo conosciamo; abbiamo sentito parlare di lui molte volte, abbiamo letto e meditato la sua parola. Forse dobbiamo fare ancora un salto di qualità: provare a entrare nel mistero.

La Pasqua è un mistero di fronte al quale la nostra mente vacilla: com’è possibile, infatti, che dalla morte scaturisca la vita? Come si può affermare che le preghiere di Gesù a Dio sono state esaudite, come leggiamo nella Lettera agli Ebrei (5,7-9)? La risposta è nella similitudine del chicco di grano che, caduto in terra, muore, ma poi “risorge” prima come stelo verdeggiante, poi come spiga gravida di nuovi chicchi. Così sono state esaudite le preghiere di Gesù, venuto per portare la vita agli uomini. Ci possono aiutare a entrare nel mistero della Pasqua anche uno sguardo sulla natura in questi giorni di primavera o l’analisi di alcuni processi che avvengono nel cuore dell’uomo: quando la morte sembra trionfare forse Dio sta preparando il trionfo della vita. Questa è la nostra fede; questo è il fondamento ultimo, anche se paradossale, della nostra speranza.

Lidia e Battista Galvagno

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