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Magliano Alfieri: rifiuti non trattati interrati nei campi. Sequestrato lo stabilimento Olmo Bruno

Magliano Alfieri: rifiuti non trattati interrati nei campi. Sequestrato lo stabilimento Olmo Bruno

MAGLIANO ALFIERI Undici dipendenti agli arresti domiciliari e decine di tonnellate di rifiuti e plastica interrati in 40 ettari di terreni incolti fra Cuneese, Astigiano e Torinese, per i quali erano stati richiesti i contributi erogati dalle Politiche agricole comunitarie. Sono i risultati delle investigazioni portate avanti, dalla metà del 2019, dai Carabinieri forestali di Cuneo.

Al centro del sistema la Olmo Bruno Srl, società che ha sede nel comune roerino, specializzata nel trattamenti di fanghi prodotti dai depuratori di acque nere: la legge consente la trasformazione di questo prodotto in compost a uso agricolo, dopo un ciclo di 90 giorni di lavorazioni e la mescolazione con sfalci versi. Operazioni che la ditta, dal 2016 proprietà di Stirano, controllata del gruppo albese Egea, non ha mai eseguito pagando alcuni agricoltori per spandere sui campi e successivamente interrare i fanghi che arrivavano. Circa 23mila tonnellate l’anno, l’azienda li ritirava a 100 euro la tonnellata anche dalla Liguria e ne pagava dieci per lo smaltimento abusivo, garantendosi profitti per un milione e mezzo di euro l’anno. Il fertilizzante veniva accompagnato da false attestazioni di regolarità. Uno degli indagati riveste inoltre incarichi all’interno dei laboratori di altre società del gruppo Egea. Sequestrati i terreni e lo stabilimento per il trattamento dei rifiuti.

Davide Gallesio 

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