Per le sentinelle ecologiche del Roero arriva il salto di qualità

Per le sentinelle ecologiche del Roero arriva il salto di qualità

AMBIENTE Si sente parlare da mesi di sentinelle ecologiche in azione tra strade, rive, rocche e campi del Roero, ma sinora si è trattato perlopiù di gruppi spontanei e di interventi saltuari e mirati. Oggi queste iniziative sporadiche si sono trasformate in un progetto ufficiale, che si costituisce come vero e proprio movimento territoriale. Nascono così le sentinelle ecologiche del Roero e non potevano scegliere momento più propizio per farlo. In concomitanza con i recenti casi di cronaca che hanno visto il patrimonio naturale locale intaccato dai rifiuti dell’uomo, si sta diffondendo una nuova sensibilità sul tema delle discariche incontrollate e dell’abbandono di rifiuti.

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Le sentinelle ecologiche del Roero, in realtà, sono sempre esistite, incarnate nei paesi da gruppi di volontari, dalla Protezione civile o da semplici cittadini intervenuti per pulire siti particolarmente danneggiati o con giornate di pulizia organizzate in collaborazione con le Amministrazioni. «Sopravvivono in molte persone alcuni atteggiamenti riconducibili alla logica superficiale dello sviluppo industriale degli anni ’70, oggi riconosciuta come concausa di gravi problemi a livello globale», spiega uno dei coordinatori del progetto, Francesco Occhetto, 24 anni, di Montaldo Roero.
Il progetto, riconoscendo la presenza di volontari che già si prendono cura dell’ambiente, vorrebbe raccogliere tutti questi sforzi e creare nuovi gruppi nei paesi che al momento ne sono sprovvisti. Il lavoro condotto sinora è tenuto in massima considerazione dai coordinatori del progetto, ma oggi non basta più. Spiega Adelaide Di Bilio, 16 anni, di Santo Stefano Roero, l’altra coordinatrice del progetto: «Abbiamo riscontrato che spesso questi interventi non vengono sufficientemente valorizzati, sono discontinui e soffrono l’assenza di un sostegno e di regole precise. C’è la necessità di un coordinamento territoriale che, pur assicurando autonomia alle sentinelle dei singoli paesi, fornisca al gruppo il supporto necessario per operare al meglio».

Il progetto intende agire su più settori. Uno di questi è la formazione, con interventi educativi che promuovano comportamenti virtuosi. Terreno privilegiato sarà la scuola, per dotare i ragazzi di una conoscenza che permetta loro di sviluppare un senso critico. Ciò avverrà con lo studio, tra le altre cose, della geologia locale, delle pratiche quotidiane sostenibili, della situazione climatica e ambientale del pianeta, delle caratteristiche culturali e sociali del nostro territorio e dei rapporti tra l’uomo e le altre specie viventi. I ragazzi verranno formati, in sinergia con i docenti, per sviluppare un senso di appartenenza e di rispetto per il territorio in cui vivono.

Un altro nodo importante sarà la comunicazione: verso l’esterno per dare visibilità alle attività e sensibilizzare la popolazione e all’interno del gruppo per accogliere le segnalazioni e organizzare le uscite di pulizia. Per quanto riguarda gli interventi sul campo, le sentinelle si concentreranno nell’opera di dissuasione e di monitoraggio, di denuncia delle violazioni, di ripristino delle aree e di conferimento dei rifiuti raccolti. La dissuasione e il monitoraggio avverranno in stretta collaborazione con i Carabinieri forestali di Bra e di Alba. Si ricorrerà all’installazione di fototrappole e alla posa di cartelli dissuasori. Per le denunce di violazioni, oltre che sulle Forze dell’ordine, si farà affidamento anche sulle segnalazioni dei cittadini e delle sentinelle attive sul territorio.

«Chi trova un rifiuto deve sempre segnalarlo agli organi di competenza», afferma Di Bilio. Con le Forze dell’ordine si lavorerà in sinergia non solo per l’individuazione dei punti critici e dei responsabili, ma anche per il recupero e il conferimento dei rifiuti abbandonati. I coordinatori delle sentinelle ecologiche hanno incontrato il Coabser, consorzio che opera in 54 Comuni del Roero e delle Langhe, che ha dichiarato la totale disponibilità a collaborare. L’opera di smaltimento dei rifiuti recuperati sarà facilitata per le sentinelle: un protocollo ne regolerà il conferimento presso le isole ecologiche. Infine, sarà attivata un’assicurazione che tuteli i volontari e saranno organizzati incontri per aggiornare obiettivi e modalità di lavoro. Anche i sindaci del Roero si sono detti favorevoli al progetto, che opera in armonia con l’associazione Comuneroero e i giovani del gruppo Rocche’n roll. Resta aperta la possibilità di collaborare con altre realtà associative in futuro. Conclude Francesco Occhetto: «Proponiamo un modello di cura e sostenibilità ecologica alla portata di tutti,  per sensibilizzare sulla non rinviabile necessità di impegnarsi nella salvaguardia della terra, cominciando proprio dal luogo in
cui si vive».

Gli abitanti del Roero interessati a formare un gruppo di sentinelle nel proprio comune o a partecipare come volontari possono scrivere all’indirizzo comuneroero@gmail.com o telefonare
a Francesco Occhetto (331-30.30.811) o anche ad Adelaide Di Bilio (tel. 371-35.39.746).

Federico Tubiello

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