Sanitari vaccinati con 325mila dosi in Piemonte

Meningite: quali rischi si corrono in Piemonte?

DALLA REGIONE L’obbligo vaccinazioni per il personale medico-sanitario è stato oggetto, questo pomeriggio, del question time che il consigliere di Forza Italia, Carlo Riva Vercellotti ha posto all’assessore alla sanità Luigi Icardi.

Secondo i dati forniti dal Dirmei al 23 marzo, poco meno di 325mila dosi di vaccino contro il Sars-Coc-2 sono state utilizzate a beneficio del personale sanitario in Piemonte, creando le condizioni per garantire la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari e un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori e pazienti. Nonostante la massiccia adesione del comparto medico-sanitario alla campagna di vaccinazione, si sono registrate alcune situazioni di resistenza tra coloro che, per scelta personale, hanno deciso di non sottoporsi alla profilassi.

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L’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

«Rispetto all’obbligo di vaccinazione – ha puntualizzato attraverso una nota scritta l’assessore Icardi – è fondamentale un pronunciamento normativo nazionale che possa rendere obbligatorie alcune vaccinazioni o,  in alternativa, adibire gli operatori ad altre mansioni in modo da rimuovere  il rischio di contagio dei pazienti. Si tratta di un provvedimento fortemente richiesto dalle Regioni e proprio in queste ore è al vaglio del Governo. In assenza di previsioni di legge nazionale non si può al momento obbligare nessuno a trattamento sanitario neppure con finalità preventiva, cosi come previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione».

«Il vaccino contro il Covid è doveroso sul piano etico e obbligatorio sul piano deontologico per quelle categorie di professionisti che vivono accanto ai malati e che hanno come missione quella di proteggere i loro pazienti», ha dichiarato il consigliere Carlo Riva Vercellotti. «A livello nazionale risulta che oltre il 90% degli operatori sanitari abbia aderito alla campagna vaccinale. Nonostante l’elevata percentuale di adesioni da parte del comparto medico-sanitario sono diversi i casi di rinuncia alla profilassi. Tali operatori sanitari continuano però a svolgere regolarmente la propria professione all’interno delle strutture ospedaliere, rappresentando un possibile vettore di contagio per sé stessi, i pazienti e l’intera comunità. In caso di contagio, oltre al grave danno arrecato nella guerra contro il Covid-19, gli operatori in questione risultano essere destinatari dell’indennità di infortunio».

La situazione aggiornata

Sono 18.107, tra cui 13.502 ultraottantenni e 1.802 75-79enni, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.30 di mercoledì 31 gennaio). A 8.639 è stata somministrata la seconda dose.

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 811.667 dosi (di cui 294.095 come seconde), corrispondenti all’82,6% delle 982.280 finora disponibili per il Piemonte.

Sanitari vaccinati con 325mila dosi in Piemonte

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