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Scarseggiano le dosi Pfizer: stop per una settimana alle prime dosi agli over 80 nell’Asl Cn2

È tutto pronto in Piemonte per il V-day del 27 dicembre

ASL CN2 «Mia mamma ha 94 anni e si è vista annullare l’appuntamento per la vaccinazione di domani ad Alba»: negli ultimi giorni, sulle pagine social dell’Albese, sono tanti i messaggi come questo. La storia è quella di uomini e donne ultra ottantenni che hanno aderito alla campagna vaccinale attraverso il loro medico di famiglia, per essere poi stati ricontattati dall’Asl Cn2 per un appuntamento ad Alba o a Bra. Fino a quando, qualche giorno fa, il tutto è stato annullato. Perché? La spiegazione riguarda le dosi del vaccino Pfizer disponibili, molto al di sotto di quelle di cui ci sarebbe bisogno.

Il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio traccia il quadro della situazione: «Per questa settimana, abbiamo le dosi necessari per effettuare la seconda somministrazione a chi ha già ricevuto la prima, dopo un periodo di tempo di circa tre settimane, con un margine di alcuni giorni. Per queste persone, non c’è stato alcun rinvio, se non di qualche giorno. Il problema è che non abbiamo ricevuto rifornimenti sufficienti per vaccinare chi era prenotato alla prima dose: sono questi gli anziani che si sono visti annullare l’appuntamento, a una data da definirsi, subordinata a quando avremo dosi sufficienti». Così, per questa settimana, si somministreranno solo seconde dosi nell’Asl Cn2.

Una questione che va molto al di là della capacità logistica dell’azienda sanitaria: «Per quanto ci riguarda, abbiamo la forza per effettuare 700 vaccinazioni al giorno, ma ci servono le dosi sufficienti. Su 13mila anziani del territorio che si sono iscritti, quasi la totalità della nostra popolazione over 80, la metà ha ricevuto la prima dose: ci auguriamo di ricevere più rifornimenti dalla prossima settimana, così da poter lavorare al massimo delle nostre capacità e non doverci fermare per carenza di dosi». Ma c’è anche un’altra questione: come vengono fissati gli appuntamenti per le vaccinazioni, dal momento che ci sono novantenni non ancora contattati e ottantenni già vaccinati? Spiega Veglio: «I medici di medicina generale possono indicare una priorità alta, qualora sussistano certi requisiti. Ma è evidente che, quando si parla di over 80, è molto alta la percentuale di persone che rientrano in questa priorità. Così, tra tutti, viene stilato il calendario di appuntamenti, in modo automatizzato. Il sistema, attraverso un algoritmo, fissa il giorno, la data e il luogo, tenendo conto della residenza. È probabile che ci siano ancora ultra novantenni da contattare, ma è soltanto una questione di tempo e saranno contattati nelle prossime settimane».

Francesca Pinaffo

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