Abitare il piemontese: scopriamo il significato di Gigaȓela

Presentate le bustine di "Abitare il piemontese" dell'attore Paolo Tibaldi

GIOCATORE D’AZZARDO E PER VIZIO, LUDOPATICO, SCOMMETTITORE Sto per trattare una parola conosciuta soprattutto nella zona di diffusione di Gazzetta d’Alba, dove si sfoggia la ȓ fricativa nella parlata locale. Gigaȓela, quel soggetto che ha il vizio del gioco d’azzardo, in particolare su carte, bocce o pallapugno. Da che mondo è mondo, una delle caratteristiche che ha sempre contraddistinto questi luoghi è il fattore del rischio. Quante bische, quante scommesse, quante persone spinte da quel brivido!

Abitare il piemontese: scopriamo il significato di Gigaȓela
Beppe Fenoglio in un bar di Alba ©Aldo Agnelli

Ce ne parla Beppe Fenoglio con due personaggi emblematici: Mario Bernasca, nel romanzo La Malora, e quel mascalzone di Paco, nel racconto Ma il mio amore è Paco. A quella vecchia volpe del primo, le cose andavano bene, per il secondo il disastro si è consumato nell’osteria di Rocchetta Belbo. Chi non è mai stato deliziato dalla viva voce di persone più o meno anziane che hanno assistito a episodi proverbiali? E chi invece si è trovato di persona a chiedersi cosa facesse quel gruppo di individui radunati a capannella? Bele lì i-i è tuti ij gigaȓela (lì ci sono tutti gli quelli che hanno il vizio del gioco). Ho notato che mentre qualcuno pronuncia gigaȓela, rivolge la mano a conca con il palmo verso il basso e compie un gesto rotatorio del polso, alludendo all’intrigo.

L’essere vivente non si sarebbe mai emancipato senza rischio: nell’imparare a camminare c’è quello sbilanciamento che può prevedere una caduta. Si tratta di una scommessa con sé stessi, assolutamente fondata e costruttiva. In alcuni casi però la scommessa (curiosamente chiamata tȓaversa nella pallapugno) è sfuggita di mano ed è diventata un vizio patologico: a questi è valso l’appellativo gigaȓela, costato caro in termini economici, di dignità o addirittura sopravvivenza. Il vocabolario Rastlèiȓe (un documento straordinario che svolge un servizio culturale ancor più grande del lessico che contiene) riporta saggiamente che i giocatori dilettanti d’azzardo, ovvero coloro che non fanno paura a nessuno, sono i gigadoȓ da pajé, ovvero da pagliaio, da cortile, niente di serio insomma.

Paolo Tibaldi

Banner Gazzetta d'Alba