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Avanzo da otto milioni di euro per il Comune di Alba

ALBA Poco meno di otto milioni di euro: è un avanzo da record quello del Comune di Alba nel 2020, l’anno della pandemia. Si tratta, precisamente, di 7.990.638 euro, prontamente spendibili. La cifra – che supera ampiamente le previsioni, certificando la solidità dei conti albesi – è tanto più significativa poiché arriva al termine di un periodo disastroso. Va riconosciuto che a far lievitare il budget sono stati anche i 3,5 milioni di trasferimenti giunti dallo Stato per fronteggiare l’emergenza. Per fare un raffronto, nel 2019 l’avanzo di amministrazione disponibile era stato di 6.645.940 euro.

L’assessore alle finanze del Comune di Alba Bruno Ferrero

Ad annunciare i numeri del bilancio 2020 è l’assessore alle finanze del Comune di Alba Bruno Ferrero: «Nonostante l’annata orribile a causa del Covid-19, siamo riusciti a mantenere tutti gli equilibri obbligatori per la continuità amministrativa. I meriti principali di tale risultato possono essere individuati su tre fronti: in primo luogo nella coscienza civile degli albesi che, nell’ottemperare al pagamento dei tributi comunali, sono stati diligenti e puntuali, tanto che abbiamo una minima percentuale d’insolventi; poi, nella gestione da sempre oculata delle finanze albesi, con aiuti per i cittadini in difficoltà e una diminuzione dei costi di gestione dei servizi, monitorata con continuità; infine, nei contributi e trasferimenti dello Stato, che durante lo scorso anno sono ammontati a oltre 3 milioni e mezzo di euro». Ferrero specifica: «Queste somme sono state in gran parte spese per fronteggiare le minori entrate fiscali – Tari, Tosap, pubblicità, affissioni – e per tutte quelle operazioni sociali in favore delle persone che ne avevano diritto: buoni spesa e anche contributi alle famiglie per i figli minori».

Il bilancio chiude con oltre 34 milioni di euro di entrate complessive. Dal pagamento dei tributi derivano 18.163.658 euro. Il dato è in calo, per la riduzione della fiscalità durante le fasi più acute della pandemia. Nel 2019 le entrate tributarie si attestarono infatti sulla cifra di 19,5 milioni di euro.

I trasferimenti correnti ammontano a 5,8 milioni di euro, le entrate extratributarie sono pari a 4,4 milioni, le entrate in conto capitale sommano a 1,9 milioni. Le spese correnti registrano la cifra di 23,5 milioni di euro, mentre al fondo pluriennale vincolato vengono destinati 400mila euro. Le spese per investimenti sono ingenti, pari a 6,1 milioni di euro, oltre ai 4,5 milioni vincolati nel fondo pluriennale.
Gli equilibri relativi agli indicatori finanziari ed economici sono in linea con i valori precedenti, in particolar modo per il patrimonio pro capite, mentre l’autonomia e la pressione finanziaria sono diminuite in relazione ai maggiori trasferimenti statali di cui abbiamo detto, che hanno compensato le minori entrate tributarie.

Ogni albese ha versato in media 579 euro d’imposte: si tratta del dato più basso degli ultimi anni. La sua “esiguità” è dovuta al taglio di alcune tasse e all’impossibilità di alcune famiglie di fare fronte al pagamento di quanto dovuto. Nel 2019 si erano pagati 617 euro pro capite, nel 2018 si era a 614, nel 2014 la cifra era di 643 euro.

Marcello Pasquero

Nell’anno della pandemia Alba resta un Comune virtuoso, con zero debiti

I NUMERI Le spese del Comune nel 2020 sono state pari a 23,5 milioni di euro per la parte corrente. I redditi da lavoro dipendente ammontano a 6,6 milioni, in linea con gli scorsi anni. Le imposte e le tasse a carico del Municipio sono state pari a 411mila euro. La parte del leone l’ha fatta l’acquisto di beni e servizi, per 12,2 milioni.

I trasferimenti correnti sono stati pari a poco più di quattro milioni. Per i rimborsi sono stati erogati circa 100mila euro, mentre per le altre voci di spesa corrente quattrocentomila.
Il Comune di Alba si è confermato così uno dei più virtuosi d’Italia, con zero euro di debiti anche nel 2020: di conseguenza, non ci sono interessi passivi iscritti nel bilancio. La possibilità di contrarre debiti si mantiene, dunque, superiore ai 200 milioni di euro. Nel Consiglio di fine aprile Piazza Duomo porterà in discussione una variazione al bilancio comunale milionaria, con cui indicherà le modalità di spesa previste per una parte cospicua dell’avanzo di amministrazione.

Per la legge, il Municipio potrebbe spendere i quasi otto milioni di euro, ma è probabile che l’onda lunga dell’emergenza pandemica si possa fare sentire più nel 2022 che nel 2021; per questo il sindaco Carlo Bo, l’assessore al bilancio Bruno Ferrero e il dirigente del settore finanze Massimo Toppino starebbero ora pensando di accantonare parte del cospicuo tesoretto per evitare delle “sorprese” nei prossimi esercizi. La variazione sarà comunque multimilionaria e davvero permetterà di sbloccare opere attese da tempo.

m.p.

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