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Collaborazione con la comunità cinese, il Piemonte rafforza un legame virtuoso

PIEMONTE Un nuovo protocollo di collaborazione finalizzato alla prevenzione e al contenimento del coronavirus e del Covid-19 in Piemonte e in Italia è stato firmato questa mattina (giovedì 22 aprile) tra la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi, e l’Associazione nuova generazione italo-cinese (Angi), per il tramite del presidente Chen Ming.

«Rafforziamo e rilanciamo con questo accordo aggiuntivo un rapporto che si è consolidato in questo anno di pandemia – osserva Icardi – estendendo la collaborazione anche agli ambiti degli studi e delle ricerche sull’innovazione dei servizi sanitari regionali. Nell’interesse reciproco della sanità pubblica e della comunità cinese, intendiamo rendere più attivo il rapporto con i non residenti, attraverso una migliore conoscenza dell’accesso ai servizi sanitari. Viene ribadito il canale preferenziale del Piemonte per la distribuzione dei materiali sanitari raccolti dall’Angi, così come molto importante rimane il percorso già avviato per il riconoscimento di standard condivisi per la certificazione dei prodotti sanitari provenienti dalla Cina, con l’individuazione della lista nera delle aziende produttrici non affidabili e la ricerca di migliori procedure di transito doganale».

Collaborazione con la comunità cinese, il Piemonte rafforza un legame virtuoso
La firma dell’accordo tra Luigi Icardi e Chen Ming

Nello specifico, il nuovo accordo implementa quello sottoscritto dalle stesse parti il 1° aprile dello scorso anno, nel pieno della prima ondata pandemica.

In armonia con gli indirizzi regionali, l’Angi si impegna a raccogliere donazioni e distribuire materiali sanitari (dispositivi di protezione individuale) destinati agli operatori sanitari piemontesi. Vengono incentivati lo scambio e la collaborazione tra esperti e operatori sanitari italiani e cinesi, anche tramite le università con specializzazione in medicina. Sono favorite iniziative di informazione e formazione della cittadinanza, in lingua italiana e cinese, oltre ad attività per agevolare l’accesso ai servizi sanitari regionali da parte della comunità cinese, in particolare promuovendo la scelta o revoca del medico di base e l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale dei non residenti.

Si promuove l’assistenza di mediazione linguistica-culturale, in particolare per il tracciamento e il monitoraggio del contagio nella comunità cinese in Piemonte, così come vengono sostenuti studi e ricerche sull’innovazione dei servizi sanitari regionali ed internazionali, in accordo preventivo con la direzione sanità welfare.

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