Dal 15 maggio al castello di Miradolo mostra dedicata a Paolo Pejrone

Dal 15 maggio al castello di Miradolo mostra dedicata a Paolo Pejrone
L'orto del castello di Miradolo ripreso da un drone

MOSTRA Al castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, monumento simbolo della val Chisone gestito dalla fondazione Cosso, dal 15 maggio 2021 al 15 maggio 2022 sarà visitabile la mostra Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone, dedicata al celebre architetto paesaggista torinese. I curatori sono la vice presidente della fondazione Cosso, Paola Eynard, e Roberto Galimberti. Commenta Eynard: «La mostra si svilupperà attorno al concetto di “abbecedario”, un cammino ideale, in rigoroso disordine alfabetico, di pensieri, riferimenti, dubbi e speranze, per imparare a leggere i grandi temi che, nella contemporaneità, rappresentano la sfida che stiamo vivendo nel rapporto tra uomo ed ambiente».

Dal 15 maggio al castello di Miradolo mostra dedicata a Paolo Pejrone 3
L’entrata del castello di Miradolo.

La Fondazione Cosso proporrà, nei prossimi mesi, attività didattiche, incontri letterari e divulgativi per approfondire i temi del paesaggio, dell’ambiente e della biodiversità. Saranno, inoltre, accessibili al pubblico, per la prima volta, gli edifici rustici che costituiscono il nucleo più antico della proprietà. Da alcune ricerche d’archivio è emerso che già nel Seicento esisteva una cassina contornata da ampi terreni, vigneti e frutteti, di proprietà della famiglia Macello (attuale Massel di Caresana) intorno alla quale sarebbero sorte, tra il XVIII e il XIX secolo, le moderne strutture.

RECUPERO DELL’ORTO STORICO

Dal 15 maggio al castello di Miradolo mostra dedicata a Paolo Pejrone 2
La torre rotonda del parco recentemente restaurata.

L’architetto Paolo Pejrone si sta occupando, inoltre, del recupero dell’orto storico del castello, intervento complementare al restauro degli edifici rurali annessi alla struttura del castello. Dice la vice presidente Eynard: «Da anni nutrivo il sogno di recuperare la parte rustica del castello di Miradolo. Per farlo occorreva trovare collaboratori capaci e sensibili per interpretare un progetto delicato e rispettoso dei segni del tempo. Abbiamo l’obiettivo di tramandare la storia del luogo e, con essa, una vocazione e un sapere antico: ogni spazio nasconde una storia, bisogna solo saperlo ascoltare. Per l’orto, mio desiderio da tempo, ho chiesto aiuto a Paolo Pejrone perché lui conosce perfettamente quel sapore di casa, di cascina e di agricolo che caratterizza luoghi come questo».

L’orto del castello di Miradolo ha una caratteristica forma circolare, si affaccia sull’aia dell’antica dimora ed è dotato di stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio. Si sviluppa intorno all’asse centrale che attraversa il portale d’accesso fino ad arrivare alla torre rotonda recentemente restaurata.

Per il recupero sono stati utilizzati materiali ritrovati nel parco, tra cui pietre locali e antiche, mentre il perimetro è stato delimitato con pali di legno di castagno. I camminamenti interni sono stati realizzati in calatà, pavimentazione rustica nota anche come “acciottolato piemontese”.

L’orto sarà abbellito con filari di uva bianca, fragoline di bosco, garofanini, mughetti, peonie ed ellebori. Troveranno posto anche antiche varietà di ortaggi (ravanelli, cipollotti, porri, pomodori, cetrioli, piselli, fave, carciofi) e fiori (dalie, calle, tageti, nasturzi, zinnie e azzeruoli).

Non appena le normative sanitarie lo permetteranno, sarà possibile prenotare la visita al parco storico accedendo al sito fondazionecosso.it o telefonando al numero 0121-50.27.61.

Davide Barile

Banner Gazzetta d'Alba