Gioco d’azzardo: ostruzionismo in aula e la discussione non parte

Immagine d'archivio
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TORINO Alla chiusura della seduta del mattino del Consiglio regionale, oggi poco dopo le 13, la discussione della nuova legge sul gioco d’azzardo che porta la firma del leghista Claudio Leone non era ancora partita. Le minoranze stanno infatti facendo ostruzionismo contro la scelta del centrodestra che guida il Piemonte di richiamare in Aula il provvedimento con scarso preavviso, fra l’altro con emendamenti dell’ultimo minuto.

Il capogruppo del Pd, Raffaele Gallo, ha formalizzato la richiesta del reinvio in Commissione della legge, sostenuto da tutti i capigruppo delle minoranze, ma la proposta è stata respinta. Il capogruppo Luv, Marco Grimaldi, ha sottolineato come nelle attuali condizioni, ovvero con 20mila emendamenti da esaminare, i lavori richiederebbero almeno due mesi. «Calcolando un minuto e mezzo per ogni voto – ha osservato Grimaldi – ci sarebbero 500 ore di votazioni, il che significa 40 giornate lavorative di 12 ore. Questa tabella di marcia imporrebbe ai dipendenti degli uffici del Consiglio regionale due mesi di lavoro durissimo».

Dopo la bocciatura del reinvio in Commissione, il Pd è tornato all’attacco con il consigliere Maurizio Marello, che ha chiesto di «sospendere il lavoro in Aula per fare un passaggio al Cal (il Consiglio delle autonomie locali, ndr) che non c’è stato». La richiesta è stata appoggiata dalle altre forze di opposizione, e il consigliere Dem Domenico Ravetti ha preso la parola per appellarsi – attraverso il presidente dell’Assemblea legislativa Stefano Allasia – al presidente della Commissione autonomia Riccardo Lanzo, esponente della Lega, affinchè sostenga l’istanza. Il tema Cal non si è ancora esaurito. I lavori riprenderanno nel pomeriggio con un intervento del capogruppo di Forza Italia, Paolo Ruzzola, sempre su questa materia.

Ansa

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