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Vendemmia: le aziende daranno alloggio agli stagionali

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AGRICOLTURA Con la prossima vendemmia le aziende agricole potranno offrire un alloggio ai lavoratori anche quando sono assunti da una cooperativa e non direttamente dal coltivatore. È previsto dal contratto messo a punto dopo intense giornate di lavoro, da Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Coldiretti Cuneo, Cia Cuneo, Confagricoltura Cuneo e Confcooperative Cuneo che hanno sottoscritto un’intesa mercoledì 21 aprile. Con questo accordo tutti i lavoratori potranno avere un alloggio, nonostante nessuno sia tenuto, per legge, a fornirne uno.

«Il contratto di prestazione standard concordato tra le organizzazioni professionali a cui siamo arrivati – dichiara Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – è uno strumento di fondamentale importanza sia per i lavoratori agricoli – stagionali e non – sia per le aziende. È un atto di solidarietà ma anche di civiltà, un passo concreto in avanti per sostenere e facilitare le imprese agricole e per tutelare i lavoratori impegnati nella raccolta delle uve».

«Parallelamente alla sfida della sostenibilità ambientale, è necessario che il nostro settore affronti la questione della tutela della manodopera», dichiara Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Barolo Barbaresco. «Questo accordo è un primo passo importante per fronteggiare le problematiche che talvolta possono insorgere nel comparto vitivinicolo in momenti cruciali come la vendemmia. La questione merita molta attenzione e siamo consapevoli che questa intesa rappresenta l’inizio di un percorso articolato e necessario».

«È stato finalmente messo a punto uno strumento importante quanto necessario», afferma Igor Varrone, direttore Cia Cuneo. «L’accordo sulla standardizzazione del contratto di prestazione potrà essere una tutela per le aziende e per i lavoratori. Dare uniformità nella gestione di questi rapporti contrattualistici qualifica il lavoro della filiera del vino, per la quale l’adesione a requisiti condivisi dal settore diventa elemento distintivo di affidabilità oltre che strumento di garanzia e integrazione».

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«Come Confcooperative Cuneo – dichiara il presidente Alessandro Durando – la formalizzazione di un contratto di appalto di servizio condiviso tra aziende e cooperative è per noi importante.  È un accordo che tutela le parti in causa e viene a definire un approccio di sistema che rafforza il lavoro di questi anni nella direzione di realizzare una filiera del lavoro di qualità nel settore del vino. Naturalmente sarà necessario un costante confronto e monitoraggio sull’accordo sottoscritto per arginare le situazioni a rischio irregolarità, in specifico, per il nostro mondo, il contrastare il fenomeno delle cooperative spurie che restituiscono, del lavoro in vigna e del mondo della cooperazione, una immagine negativa che penalizza noi e tutto il territorio».

«Per quanto le caratteristiche del lavoro in vigna abbiano portato negli anni a una stabilizzazione dei lavoratori e del relativo alloggiamento, la sottoscrizione di un contratto condiviso da tutte le organizzazioni evidenzia la sensibilità dell’intera filiera alle tematiche della sostenibilità e dell’etica del lavoro – commenta Roberto Abellonio, direttore Confagricoltura Cuneo – è un’intesa che conferma l’attenzione del comparto vitivinicolo cuneese in tema di integrazione e tutela dei diritti dei lavoratori».

Per le Organizzazioni è fondamentale l’impegno, attraverso la contrattazione e la bilateralità. È di fondamentale importanza che un tessuto produttivo sia basato su presupposti etici ed organizzativi e che garantisca la qualità di processi e prodotti, dichiarando irrinunciabile e fondamento di ogni strategia il valore dell’integrazione, dell’educazione e della promozione socio-culturale.

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