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39 associazioni chiedono all’Italia di ratificare il trattato contro le armi nucleari

ATOMICA Il 25 aprile i presidenti nazionali delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), dell’Azione cattolica italiana, dell’Associazione comunità papa Giovanni XXIII, i responsabili italiani del Movimento dei focolari e il coordinatore nazionale di Pax Christi hanno proposto al mondo cattolico italiano la sottoscrizione di un documento con cui si chiede al Governo e al Parlamento del nostro Paese la ratifica del trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, entrato in vigore dallo 22 gennaio 2021 con il raggiungimento della cinquantesima ratifica.

In queste settimane il documento ha raccolto altre 34 adesioni (giungendo così a 39) di presidenti nazionali di movimenti, associazioni e altre realtà del mondo cattolico italiano, cui hanno fatto seguito anche quelle di diversi direttori di riviste a diffusione nazionale e di importanti realtà locali.

Ne deriva una richiesta alta e forte che si accompagna a quella insistente di papa Francesco e di diversi vescovi italiani, tra cui monsignor Marco Brunetti, che si sono ufficialmente espressi in questa direzione.

Il Governo e il Parlamento del nostro Paese non possono restare insensibili a tutti questi appelli, che si uniscono a quelli della campagna Italia ripensaci che ha visto una forte mobilitazione di sindaci e di realtà della società civile nel richiedere al nostro Paese la ratifica del trattato Onu.

Alla Conferenza stampa di mercoledì 26 maggio, ore 17, che si svolgerà sul canale Youtube Economia disarmata e sarà visibile qui sotto, interverranno diversi firmatari del documento.

In questa pagina (in inglese) del sito Internet dell’Onu è riportato l’elenco dei paesi che hanno firmato e di quelli che hanno adottato il trattato.

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