Bra, la città con due apparizioni mariane

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BRA Bra è definita da sempre “città mariana” per la presenza importante del Santuario della Madonna dei Fiori, pochi conoscono, specialmente a Bra un’altra storia.

Esiste una cappella dedicata alla Madonna del Pomo, poco o quasi sconosciuta ai braidesi, ma molto cara ai sanfredesi, in strada Ronchi, ai confini con Sanfrè, dove è avvenuta un’apparizione mariana e trattandosi ancora di territorio braidese, fa sì che Bra abbia un primato che forse nessun luogo al mondo ha: ben apparizioni mariane in due diversi posti.Bra, la città con due apparizioni mariane

Scrive Nicola Rossi, studioso di storia locale: «Quale che sia stata l’origine, è cosa consacrata da un’attendibile tradizione ben nota ai Sanfredesi. Si narra che una madre di famiglia abitante alla Cascina Bianca, una cascina sita in strada Ronchi, venne a trovarsi nella più squallida indigenza e senza di che sfamare sé stessa e i cari suoi bambini».

A chi ricorrere per soccorso? Era inverno, il suolo era ricoperto di neve ed il freddo intirizziva le membra. Sulla vicina collina nel Convento – eretto dalla munificenza dei Conti Isnardi – abitavano alcuni Frati di S. Francesco (Minori Osservanti). Colà dunque, nonostante la neve ed il freddo, la povera donna diresse i suoi passi per domandar soccorso e, frattanto, pregava la Madonna SS. della quale era devota. Ed ecco che una celeste visione la ferma. La Madonna SS., consolatrice premurosa di tutti gli afflitti che a Lei ricorrono con fiducia, le appare sopra un pomo fiorito cinconfusa di grande splendore, amabilissima in volto, con Gesù Bambino in braccio e le dice: «Buona donna ritorna pure subito alla tua casa, là troverai quanto ti occorre per sfamare te e i tuoi bambini».
Cessata la consolante visione, la povera donna con l’animo ripieno di santa gioia, si affretta verso casa e là trovò l’abbondante e prodigioso soccorso promesso dalla Madonna.
Intanto, così disponendo Iddio a gloria di Maria, la luce celestiale in cui era apparsa la Madonna era stata veduta dal vicino convento di Loreto dal buon Superiore dei Frati Francescani, il quale volendosi accertare di che si trattasse, scese al piano e saputo della straordinaria apparizione, subito si adoperò perché in memoria della medesima, venisse eretta sul posto una divota cappella e dipinto un artistico quadro su tela che fu poi collocato nell’abside della medesima.
Peccato che non esistano documenti che ci diano il nome della madre avventurata, il nome del buon padre francescano, l’anno e il giorno in cui avvenne l’apparizione!»

Ha scritto Mario Marengo sul Bollettino parrocchiale di Sanfrè: «Sarebbe auspicabile riprendere la devozione alla Madonna del Pomo, un tempo fiorente, formando un gruppo di volontari devoti per coordinare una serie di piccoli interventi necessari per rendere la cappella decorosa e adeguata alla devozione popolare».

Abbozziamo qualche ipotesi storica per dare un tempo all’apparizione. A Villa Loreto i Frati Minori arrivarono verso il 1602, chiamati da Tommaso Isnardi quando in seguito ad un voto per la guarigione di suo figlio fatto nel 1584 «volle chiamarvi i Minori osservanti di S. Francesco perché fossero esempio di pietà nel paese» e vi rimasero fino alla soppressione degli Ordini religiosi, decretata da Napoleone Bonaparte 13 febbraio 1807. Quindi l’arco temporale di questa apparizione lo possiamo collocare in questa forbice temporale.

Bra, la città con due apparizioni mariane 1Madonna del Pomo: Bra o Sanfrè? Ai tempi del fatto miracoloso era sicuramente un territorio sotto gli Isnardi di Sanfrè e questo spiega la devozione popolare che ancora oggi è molto salda nella popolazione di Sanfrè, specialmente nelle persone più anziane. Poi nel corso del tempo i territori si sono modificati, basti pensare che Sanfrè, durante il fascismo, con Pocapaglia faceva parte del Comune di Bra.
Ora il territorio di strada Ronchi, pur gravitando per molte cose su Sanfrè è sotto il Comune di Bra. Ed è per questo che attualmente si può affermare che Bra è forse l’unica città, ad avere due luoghi in cui sono avvenute apparizioni mariane, la la Madonna dei Fiori, da tutti conosciuta e la Madonna del Pomo, che meriterebbe ancora più risalto e conoscenza, ma purtroppo mancano documenti storici e la piccola cappella è quasi inaccessibile, si trova in mezzo ad un campo senza una strada che conduca alla cappella. Forse sarebbe l’occasione che questi luoghi di fede vengano conosciuti maggiormente, anche segnalati. E’ notizia di queste settimane che la chiesetta di S. Maurizio, restaurata e tenuta aperta da volontari della zona presto avrà la sua segnaletica dove sarà illustrata la storia, grazie all’intervento del Comune di Bra che
ha recepito le istanze dei volontari della piccola chiesetta situata in strada Milanesi. Un percorso delle cappelle campestri sarebbe auspicabile per non dimenticare i tanti “musei a cielo aperto” che sono queste chiesette. Alcune di queste come S.Maurizio e Terlapini sono in ottimo stato, altre come la cappella situata alla Cascina Borghina, sempre in strada Ronchi, verso in stato di totale degrado e pensare che anche in questa cappella le giovani madri sanfredesi pregavano la Madonna quando avevano i figli affetti da pertosse. Ma questa è un’altra storia…

Lino Ferrero

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