Debito di 978mila euro: la materna Città di Alba tende la mano al Comune

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La materna Città di Alba

ALBA Un debito di 978.055 euro che la fondazione che amministra la Scuola materna città di Alba intende ristrutturare, mettendo in sicurezza i conti dell’istituto dall’anno 2022 e, per questo, tende la mano all’Amministrazione comunale. «Abbiamo chiesto un incontro con la Commissione consiliare per sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dal Comune, sulla situazione presente», spiega Antonella Bolla, presidente della fondazione Scuola materna città di Alba. «Il Consiglio di amministrazione attualmente in carica, che presta il proprio servizio a titolo gratuito, si è insediato martedì 8 settembre 2020, trovandosi a dover gestire un grave squilibrio finanziario frutto delle precedenti gestioni, che tuttavia hanno saputo valorizzare e mantenere un alto standard qualitativo del servizio offerto».

Un ampio servizio sulla materna albese sarà pubblicato sul numero di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 11 maggio

Debito di 978mila euro: la materna Città di Alba tende la mano al Comune
Antonella Bolla, presidente fondazione Scuola materna città di Alba

«Le caratteristiche più apprezzate risiedono nell’elevata qualità dell’insegnamento didattico, nella specializzazione degli insegnanti, nel servizio di mensa interna, nella flessibilità degli orari e nella posizione strategico, nel pieno centro di Alba», spiega Bolla. «L’elemento distintivo è poi l’offerta dell’insegnamento bilingue, unica nel suo genere, che vede la presenza costante in aula di un’insegnante di inglese madrelingua».

Tra le cause che hanno contribuito alle perdite negli ultimi 5 anni ci sono le tariffe non adeguate al sevizio offerto agli alunni e i costi di gestione troppo elevati in rapporto ai ricavi; una formazione non ottimale delle classi in rapporto alle insegnanti e la presenza di una struttura in parte sovradimensionata.

«In un’ottica di sostenibilità economica, il personale dell’istituto e l’attenzione all’ambiente di lavoro sono la vera risorsa che intendiamo valorizzare, nella consapevolezza che il tutto costituisca un valore aggiunto nella cura dei nostri alunni che rappresentano, per noi, il bene più prezioso e la vera missione a cui è dedicata l’intera struttura», conclude Bolla.

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