I debiti dell’Asilo non porteranno tagli nei servizi

Debito di 978mila euro: la materna Città di Alba tende la mano al Comune 1
La materna Città di Alba

ALBA Non si placano le polemiche, a più di una settimana dall’allarme debiti, lanciato dai referenti della fondazione Scuola materna città di Alba, nel corso dei lavori della quarta Commissione consiliare. I referenti avevano chiesto aiuto al Comune per ripianare la grave situazione di passivo: alle schermaglie si sono uniti l’ex presidente dell’ente Luciano Giri e le famiglie, alle prese con considerazioni sul futuro del plesso.

È notizia recente che, nel tentativo di iniziare a rimettere in ordine i conti, il nuovo Consiglio di amministrazione ha deliberato, per il prossimo anno scolastico, un aumento fra i quaranta e i cinquanta euro dei costi delle rette, a seconda del tipo di servizio usufruito. A questi rivolgimenti si sono aggiunte, di recente, anche le dimissioni di Consuelo Cagnasso, direttrice dell’ente assistenziale per l’infanzia attivo dal 1847.

Per fare chiarezza su una situazione complessa, il Consiglio di amministrazione, guidato dalla presidente Antonella Bolla, ha deciso di incontrare i rappresentanti dei genitori delle diverse classi. «Il nostro interesse primario sono i bambini e le famiglie. E questo deve essere chiaro», ha commentato il numero uno dell’ente, nominata dalla maggioranza comunale e insediatasi a settembre 2020, come il resto del nuovo Consiglio, del quale fanno parte il vicepresidente Nicola Conti e i consiglieri Franco Balocco, Margherita Stupino e don Dino Negro.

«Restiamo al di sopra delle polemiche e continuiamo a lavorare per risanare l’ente. Ci dispiace sia stato messo in dubbio anche il futuro della scuola: vogliamo ribadire che l’intenzione è quella di mantenere attivi tutti i servizi disponibili, dalla mensa all’insegnamento bilingue, anzi li incrementeremo». E sul personale Bolla aggiunge: «Non rimpiazzeremo la direttrice: abbiamo già tre coordinatrici per ogni sezione, dal nido alla materna, mentre per quanto riguarda i ventisette lavoratori della scuola, a parte il naturale ricambio che esiste sempre nel settore, anche per via dei pensionamenti, non prevediamo alcun tipo di taglio».

La grave situazione debitoria, prossima al milione di euro di passivo, è oggetto dell’intervento del segretario Marco Ansaldi: «I numeri che abbiamo esposto sono chiari e corrispondono alla realtà dei fatti. Da quando il nuovo Consiglio si è insediato, non sono stati creati nuovi debiti e si è provveduto a pagare regolarmente fornitori e dipendenti. Rimane questo macigno, dovuto ai precedenti anni di gestione: abbiamo chiesto aiuto al Comune, pensando magari a un piano di ristrutturazione pluriennale. La città elegge due dei cinque rappresentanti che siedono nel Consiglio della scuola, ci sembra quindi esistano gli estremi per questo tipo di supporto».

Interpellato, il sindaco Carlo Bo, coinvolto nelle polemiche sul deficit milionario, che sarebbe stato noto da tempo, nega ogni addebito: «Sono stato vicepresidente dell’asilo fino al 2013: da anni non faccio più parte del Consiglio della struttura», commenta. E sul passivo aggiunge: «Il Comune è intenzionato a fare la propria parte: stiamo analizzando a fondo la situazione».

Francesca Pinaffo

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