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Il museo del Tessile di Chieri riapre con un nuovo allestimento

Il museo del Tessile di Chieri riapre con un nuovo allestimento

MUSEO Un nuovo percorso espositivo per il museo del Tessile di Chieri, che ospita un’importante collezione di oltre 3mila pezzi che raccontano la storia del tessile dal Medioevo ai nostri giorni, dove le arti incontrano l’industria, la creatività del design, dell’arte, della moda, e si intrecciano con il fare produttivo di ieri e di oggi.

Melanie Zefferino, presidente della Fondazione chierese per il tessile e museo del Tessile, dichiara: «Con questo riallestimento, accompagnato da un intervento di conservazione esteso, valorizziamo la collezione storica e diverse donazioni ricevute di recente, fra cui alcune bambole Lenci del primo e secondo Novecento, ma anche cartamodelli, incisioni e strumenti di misurazione. Il percorso espositivo è concepito come un ciclo epistemico, che si può percorrere per scoprire e approfondire la conoscenza del contesto chierese attraverso la cultura materiale e il patrimonio documentario di un museo che ha sede nel cuore della città, in quello che fu il primo opificio moderno di Chieri. Il nostro è un museo scrigno, in cui si conserva un patrimonio materiale e immateriale, ma al contempo un luogo di studio, ricerca e sperimentazione artistica, con laboratori di tessitura, di tintura naturale e di batik».

La narrazione è adiuvata da pannelli illustrativi con codici Qr che rimandano a brevi filmati illustranti la storia o la funzione di vari oggetti esposti, mentre una cornice digitale offre scorci sui disegni e documenti d’archivio, alcuni dei quali esposti nelle vetrine storiche restaurate. Presto sarà attivata anche una sezione tattile per visitatori con disabilità visiva.

Chieri e il tessile

Il museo del Tessile di Chieri riapre con un nuovo allestimento 1Chieri nel Basso Medioevo era un importante centro di produzione tessile. Nel XV secolo cotone e fustagno costituivano le due parole chiave della prosperità economica della città: qui nel 1482 nacque l’Università del Fustagno, la corporazione professionale dei fabbricanti e mercanti di tessuti. Chieri mantenne il primato di unico centro manifatturiero piemontese per la lavorazione dei cotoni e dei filati fino agli inizi del Settecento. Nella seconda metà del XVII secolo, da Chieri si diffonderà in tutto il Piemonte il ricamo “bandera”, che si impose come moda nelle dimore signorili. Nel Novecento la città continuò a ricoprire un ruolo importante nel campo del tessile grazie all’innovazione delle lavorazioni e dei materiali. Verso il finire del secolo, però, la crisi del settore costrinse numerose manifatture storiche a cessare la propria attività.

Il nuovo percorso museale

Dopo l’iniziale riferimento all’arte del Fustagno, si introduce il visitatore alla storia del museo del Tessile e alle manifatture tessili che hanno animato Chieri e Torino nel Novecento, passando in rassegna campionari di tessuti, cartamodelli e manufatti di aziende storiche chieresi che si sono distinte nel mondo: il Cotonificio Tabasso, la Passamaneria Luigi Gamba, la Tessitura Giuseppe Gallina, ma anche la fabbrica di viscosa Snia, fondata a Torino dal mecenate Riccardo Gualino insieme a Giovanni Agnelli.

La sezione “Miscellanea Novecento” include le famose bambole in feltro Lenci. L’area video, in cui fanno capolino le creazioni contemporanee di Fiber Art, prepara il visitatore a percorrere dall’inizio il ciclo del tessile. Si passa così dagli esempi di disegni tessili del famoso studio Serra e Carli di Chieri alle “messe in carta”, ai figurini di moda, di cui il museo vanta una bella raccolta. Seguono le vetrine in cui sono esposte fibre tessili (lana, seta, canapa, cotone, lino, bambù e ginestra) e coloranti naturali ricavati dalle piante tintorie, a cominciare dal gualdo.

Il museo del Tessile di Chieri riapre con un nuovo allestimento 2Si passano quindi in rassegna la filatura e gli strumenti di misurazione della resistenza alla trazione dei filati e all’abrasione dei tessuti, quelli per il controllo della qualità, tra cui bilance e dinamometri di diversa tipologia e dimensione. Segue l’ orditura con un orditoio orizzontale “a spalliera” di tradizione chierese e uno verticale, la cosiddetta “giostra”, che risale all’800, interamente in legno, altezza di 3,30 metri e diametro di 2,40 metri. Infine, la tessitura è rappresentata attraverso vari tipi di telai: a porgifilo, con navetta volante, un telaio Jacquard per la realizzazione di tessuti operati più complessi, telai verticali e orizzontali per arazzi, fasce e tessuti vari, incluso quello per il ricamo Bandera. Qui troviamo anche le macchine con cui si creavano le schede perforate che venivano utilizzate per realizzare i disegni su carta millimetrata, strumenti tessili vari.

Orari di apertura al pubblico

Il centro studi, con l’archivio storico e la biblioteca, è aperto dal lunedì al venerdì (9.30-12.30) e il sabato (14-18). L’esposizione permanente di via Santa Chiara 11A è visitabile tutti i martedì, mercoledì e venerdì (9.30-12.30) e al sabato (14-18). La domenica, solo su prenotazione, è dalle 10 alle 12. Per informazioni e prenotazioni: info@fmtessilchieri.org  e 329-47.80.542.

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