Il Piemonte vuole “isole” vaccinate e senza Covid in montagna

Alberto Cirio
Alberto Cirio

PANDEMIA Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, chiede di poter vaccinare a tappeto la popolazione residente nei piccoli centri di montagna, come viene fatto per le isole minori: in chiave turistica ma anche perché le realtà montane, afferma, non differiscono dalle isole più minuscole quanto a difficoltà di collegamenti con gli ospedali e i servizi sanitari. E il sottosegretario alla sanità Andrea Costa, a Torino per l’inaugurazione del nuovo hub vaccinale alla Nuvola Lavazza, dove saranno somministrati a regime 1.700 vaccini al giorno, risponde affermando di ritenere «giusto da parte del Governo dare la propria disponibilità».

Cirio ha affrontato il tema incontrando davanti alla sede della Regione un gruppetto di lavoratori stagionali della Valle di Susa. L’obiettivo, ha spiegato, è «vaccinare gli abitanti e gli operatori delle montagne piemontesi, creando così delle bolle Covid free sul modello di quanto è stato proposto per le isole, e far ripartire il turismo». «Nel nostro Paese – ha replicato poco dopo Costa – abbiamo tante zone dell’entroterra che, come le isole, hanno presidi sanitari scarsi e non riescono a garantire un servizio adeguato. Credo giusto affrontare il tema in conferenza Stato-Regioni».

«Non vedo alcuna differenza tra isole e montagne. Oggi De Luca ha annunciato al mondo che Capri è tutta vaccinata, è Covid free, mi piacerebbe potere dire altrettanto per Sestriere». Così il presidente della Regione Piemonte, a margine della partenza del Giro d’Italia. «Mi auguro che questa posizione venga presa in seria considerazione perché altrimenti è una discriminazione che il Piemonte non può accettare. Se la motivazione delle vaccinazioni nelle isole è per la salvaguardia delle persone che vivono in aree marginali, con collegamenti difficili e presidi sanitari non capillari, – conclude il governatore del Piemonte – non vedo la differenza tra le isole e i paesi di montagna».

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