Mostra sulla ceramica di Richard-Ginori a Mondovì

Aprirà i battenti il 21 maggio e durerà fino al 3 ottobre

Ha riaperto il museo della Ceramica di Mondovì

Il 5 gennaio 1897 la Società ceramica Richard Ginori acquista da Felice Musso il fabbricato detto il “Follone” nella frazione Carassone di Mondovì, che diventa così, per oltre settant’anni, il fiore all’occhiello del distretto ceramico monregalese. È l’inizio di un sodalizio artistico e produttivo, che rivivrà nella mostra Mirabile industria: la Società Ceramica Richard-Ginori dal 1896 al 1972.

La rassegna, che aprirà i battenti il 21 maggio e durerà fino al 3 ottobre, è nata da un’idea di Christiana Fissore ed è stata scelta per festeggiare i dieci anni d’apertura del Museo della ceramica di Mondovì, avvenuta il 10 dicembre 2010. Per la prima volta dalla sua apertura, il museo proporrà uno sguardo sistemico e interdisciplinare dell’intera attività della Richard Ginori e documenterà il singolare intreccio di economia, tecnica, arte e costume sotteso alla vicenda novecentesca dell’azienda, colosso ceramico italiano. L’obiettivo è non solo quello di mettere in rilievo il legame fra i diversi stabilimenti (ben quindici attivi nell’arco del periodo considerato) con i loro rispettivi territori, con particolare riferimento a quello monregalese, ma anche di gettare nuova luce su figure particolarmente importanti del settore decorativo e del design, quali Gio Ponti, Giovanni Gariboldi e Giuseppe Sciolli: in special modo, l’attività di quest’ultimo che fu attivo a Mondovì, verrà in quest’occasione attentamente studiata e messa in rilievo.

La rassegna espositiva è stata curata dalla direttrice del Museo della ceramica Christiana Fissore e da Oliva Rucellai, già direttrice del Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino, e si è avvalsa dei contributi di studiosi di chiara fama nello specifico settore di riferimento. Il catalogo è stato curato da Andreina d’Agliano, presidente Fondazione Museo ceramica “Vecchia Mondovì”, Christiana Fissore, Oliva Rucellai.

Il percorso espositivo esplorerà i quattro filoni più rappresentativi della multiforme attività della Richard Ginori: la tavola, la produzione artistica, la produzione tecnico- industriale, i set per il bagno.

La tavola

Mostra sulla ceramica di Richard-Ginori a Mondovì
L’aria, 1902 circa (modello), Doccia, porcellana bianca, altezza 46 cm. Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Sesto Fiorentino.

Saranno esposti alcuni dei più significativi esempi di servizi da tavola di straordinaria qualità e originalità, dai temi floreali e dalle linee sinuose. Si potranno ammirare anche le tipologie decorative della “vecchia Mondovì” o il raffinato vasellame in monocromia blu e rosa e i servizi da tavola nati sotto la direzione artistica di Gio Ponti e quelli di Mondovì frutto della brillante creatività di Giuseppe Sciolli. Fino al celebre servizio “Paola”, che la Richard Ginori realizza dagli anni Cinquanta nella fabbrica monregalese, declinandolo in almeno venti diversi motivi floreali.

La produzione artistica

I manufatti presenti ripercorreranno il cammino artistico compiuto della Richard Ginori in oltre settant’anni, evidenziando le radicali trasformazioni dell’indirizzo stilistico. Agli albori del Novecento con Luigi Tazzini, direttore della “pittoria” di Doccia, si inaugura un nuovo stile in cui l’elemento plastico ricorrente è la figura femminile avvolta in lunghe chiome e vestiti fluenti. Gio Ponti propone come fonti di ispirazione il mondo classico, l’archeologia, gli sport, gli avvenimenti mondani, il tutto reso con tratto stilizzato e con una figurazione bidimensionale. La rassegna presenterà anche statue allegoriche, come il noto “Pellegrino Stanco”, modellato dallo scultore Salvatore Saponaro, che collaborò con la Richard Ginori, come il disegnatore Giovanni Gariboldi, di cui portano la firma le opere prodotte dagli anni Trenta.

La produzione tecnico-industriale e i set da bagno

Mostra sulla ceramica di Richard-Ginori a Mondovì 1
Giuseppe Sciolli per Richard-Ginori, Vaso con figura femminile e bambino in culla, 1930. Mondovì, terraglia tenera, altezza 18 cm. Collezione privata.

In questa sezione la mostra presenterà manufatti, suppellettili e stoviglie che fino a pochi decenni or sono popolavano officine e laboratori, scuole, mense, caffè, ristoranti. Vi si troveranno anche oggetti igienici che hanno dato un fondamentale contributo di utilità, modernità, associate a un’inequivocabile bellezza, e apparecchi per la telegrafia e l’elettricità prodotti a partire dal 1860.

Le attività del Museo della Ceramica di Mondovì sono promosse dalla Fondazione Museo della Ceramica e dal Comune di Mondovì, con il sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Sostegno all’Attività Istituzionale, della Fondazione Crc e della Fondazione Crt.

Per informazioni: www.museoceramicamondovi.it.

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