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Tecnologia braidese sul monte Bianco ideata all’Abet

Il progetto è firmato dai curatori del design Giulio Iacchetti e Matteo Ragni e si chiama Igea safety box

Tecnologia braidese sul monte Bianco ideata all'Abet
L’Igea safety box che è installato alla partenza della funivia con cui si sale sul “tetto d’Europa”.

TECNOLOGIA Un prodotto made in Bra accoglie tutti coloro che intendono regalarsi un giro sulla funivia del Monte Bianco, che consente a quanti la prendono a Courmayeur di “toccare il tetto d’Europa”. Parliamo del “tunnel”, nuovo sistema tecnologico integrato che risponde in modo funzionale ed estetico alle esigenze di monitoraggio e sanificazione legate all’emergenza pandemica.

Prodotto negli stabilimenti braidesi dell’Abet Spa, l’azienda leader nella produzione di laminati plastici, il tunnel è firmato dai curatori del design Giulio Iacchetti e Matteo Ragni e si chiama Igea safety box.
Spiega il direttore commerciale dell’Abet laminati Spa Pier Luigi Corti: «Il sistema tecnologico che abbiamo creato è un tunnel di passaggio, facilmente modulabile e moltiplicabile in base ai flussi, composto da pannelli in laminato che integrando le dovute tecnologie è in grado di misurare la temperatura corporea e rilevare la presenza della mascherina, sbloccando l’accesso dopo la verifica. E mentre il cliente si avvia verso la funivia avviene la sanificazione del passaggio attraverso la nebulizzazione di disinfettante».

Ideale per spazi di transito pubblico e per luoghi di lavoro, il progetto deve il proprio nome a Igea, divinità della salute nella mitologia greca e romana, ispirandosi alla forma ad arco degli antichi accessi alle terme romane e attualizzando così un antico rito di sanificazione.
Conclude Pier Luigi Corti: «Igea safety box è realizzato con materiali certificati, non inquinanti, duraturi e può essere facilmente personalizzato grazie al servizio stampa di Abet digital».

Valter Manzone

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