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La Polizia di Asti arresta una coppia di pusher attivi fra le vie della città

Minaccia di morte la giovane compagna: denunciato un astigiano

ASTI Un fitto sottobosco di spacciatori, fornitori e figure di intermediari attivi nella vendita di cocaina: è la realtà documentata dalla Polizia del capoluogo astigiano che ha arrestato due italiani  di 49 e 42 anni, e applicato gli arresti domiciliari per una donna di 37 anni. Le ordinanze, emesse il 3 giugno dal Gip Francesca di Naro, su richiesta del sostituto procuratore Gabriele Fiz, coronano l’attività investigativa degli agenti, in forze alla quarta sezione della Squadra mobile, denominata  Operazione bad boys sulle attività di spaccio in città.

L’inchiesta ha ricostruito alcuni canali di smercio già documentati dagli uomini della Questura nel 2019: i poliziotti hanno raccolto elementi probatori a carico di una coppia di italiani che acquistavano e rivendevano lo stupefacente, dopo averlo “tagliato” con sostanze note in gergo come colla. I due si approvvigionavano da tre fornitori “al bisogno”, solo dopo aver ricevuto gli ordinativi e aver incassato i soldi dagli acquirenti. Con uno dei “grossisti”, un pregiudicato di 49 anni, la coppia aveva contratto debiti poi a più riprese ripagati; la stessa dinamica legava ai due alcuni dei consumatori; rapporto analogo vincolava infine i due pusher a un altro fornitore di nazionalità albanese, dal quale temevano di subire ritorsioni violente.

Gli agenti hanno infine acclarato canali di smercio della cocaina, indicata agli assuntori come “merce di qualità”, che andavano oltre la dimensione cittadina coinvolgendo anche un cliente che rivendeva la droga a Genova e l’attività di un altro spacciatore, sorpreso a ottobre con 108 dosi di stupefacente.

Davide Gallesio

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