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Non abbattete il molino Roggeri!

Non abbattete il molino Roggeri!

LA MORRA Il molino Roggeri, ai confini tra Pollenzo, Verduno e Rivalta di La Morra (a poche decine di metri dai resti del ponte Carloalbertino sul Tanaro), di notevole importanza storico-culturale, è a rischio di abbattimento in previsione dei lavori per il completamento dell’Asti-Cuneo.

Lo segnala la sezione braidese di Italia nostra, pronta a sostenere una nuova battaglia. Spiega il presidente Angelo Mallamaci: «Chiediamo con urgenza un intervento della Soprintendenza per la salvaguardia del mulino, costruito nel 1814 dai fratelli Roggeri, che fino a qualche anno fa ha avuto un’importante funzione economica e sociale e che oggi costituisce un tipico esempio di archeologia industriale».

Dalle carte storiche si evince che fosse il solo mulino della zona a servizio degli abitanti di La Morra, Verduno, Pollenzo e parte della bassa braidese e dell’area di Santa Vittoria-Cinzano, proprio come indicano sia Giovan Battista Rubino nel suo Manuale sacro ad uso delle venerande confraternite ed altre pie società erette in Morra Capo-Luogo di Vicaria e il Dizionario del Casalis.

Continua Mallamaci: «L’edificio si lega strettamente al complesso di Pollenzo, tanto che negli archivi comunali di La Morra si cita il mulino in regione Rivalta, località Castellero, nell’azienda della Real casa della cinta di Pollenzo. Quindi è una pertinenza complementare delle attività della tenuta reale».
Conclude Italia nostra: «La distruzione del manufatto, che non pare risultare nell’elenco dei beni vincolati nell’area di La Morra, pur essendo segnalato come rilevante nella cartografia del Piano paesaggistico regionale del Piemonte, sarebbe una grave menomazione di una struttura storica, essenziale per comprendere e vedere ancora oggi il dispiegarsi sul territorio dell’articolato complesso Carloalbertino. Riteniamo pertanto importante che la Soprintendenza intervenga al più presto a tutela di questo bene, prima di un suo eventuale abbattimento».

Valter Manzone

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