Grandine sul Roero: la parola e viticoltori e frutticoltori per la stima dei danni

Grandine sul Roero: la parola e viticoltori e frutticoltori per la stima dei danni

ROERO A due giorni dalla grandine per vignaioli e frutticoltori della Sinistra Tanaro è tempo delle prime stime sui danni: Armando Accossato, oltre alle pere Madernassa, a Guarene produce albicocche. «Nell’area di Vaccheria e nella parte bassa del paese dove ho i frutteti non abbiamo avuto danni, è arrivato solo qualche chicco accompagnato da acqua e vento forte. Da metà collina la situazione cambia e peggiora a verso Castagnito e Castellinaldo: in alcune vigne il raccolto è andato completamente distrutto».

Diversa, ma non migliore la situazione per le produzioni frutticole: «Non ci sono state perdite di produzione perché semplicemente i frutti non c’erano più, sono andati perduti con le gelate dell’8 e 9 aprile», precisa Accossato. «Le albicocche mi sono state liquidate al cento per cento dall’assicurazione mentre di pere ne sono rimaste due o tre per albero».

A Castellinaldo, epicentro del nubifragio di martedì 13 luglio Roberto Costa, noto produttore vinicolo a fa il punto della situazione: «La grandine ha raggiunto, con conseguenze disastrose, una fascia ampia un chilometro e mezzo sul versante sud del paese, sconfinando verso Castagnito e Canale minori problemi ha creato su quello orientato verso Vezza e Priocca», spiega. E prosegue: «In alcuni vigneti è stata distrutta la metà dei grappoli. Contiamo di poter recuperare parte delle uve: molto dipenderà dal tempo, con giornate assolate gli acini colpiti seccheranno e cadranno», conclude il produttore.

Davide Gallesio

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