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Il sacerdote del Foresto Maurilio Scavino ricorda il piccolo Samuele Racca

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CAVALLERMAGGIORE «Ero presente sul luogo dell’incidente e ho dato ai genitori  la notizia del decesso», a parlare della tragedia del piccolo Samuele Racca è don Maurilio Scavino , titolare della parrocchia di San Lorenzo, in frazione Foresto, a poca distanza dalla borgata Maniga di Sommariva Bosco, dove il ragazzino di appena dieci anni ha perso la vita, la sera di martedì 29 giugno, travolto dal grano immesso da una mietitrebbia nel cassone del rimorchio agricolo dove si era arrampicato.

«Sono rimasto accanto al nonno, scioccato: insieme a diversi parrocchiani abbiamo pregato accanto al bambino» prosegue il religioso, «siamo tutti sconvolti. La comunità del Foresto è piccola ci conosciamo tutti e un grande dolore è  in ognuno di noi: Samuele era presentissimo in parrocchia, come chierichetto. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza: ci aiuti il Signore a trovare un raggio di luce in questo buio profondo».

Valter Manzone

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