Irccs, l’assessore Icardi: «Serve una struttura regionale per la ricerca sul “modello Alessandria”»

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TORINO «La Regione intende predisporre un piano sulla ricerca sanitaria per incrementare la capacità di condurre attività di ricerca da parte del servizio sanitario regionale, attraverso il supporto di un apposito dipartimento regionale e creando, a partire dai contesti delle aziende sanitarie, le condizioni culturali e operative per consentirne la effettiva piena operatività. Guardiamo con attenzione al “modello Alessandria” e, in questa prospettiva, la stretta collaborazione tra il dipartimento attività integrate ricerca e innovazione (Dairi) di Alessandria e il presidio ospedaliero di Verduno potrebbe essere una ulteriore progettualità, una collaborazione virtuosa per entrambe le realtà, che consentirebbe di sviluppare sinergie con centri di ricerca di grande prestigio e operatività».

Così l’assessore regionale alla sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito al dibattito sviluppatosi in questi giorni sulle prospettive del costituendo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di Alessandria e Casale Monferrato.

«Il percorso della ricerca avviato in provincia di Alessandria che integra azienda ospedaliera e Asl Alessandria, rappresenta un unicum in Piemonte e una best practice di riferimento per la struttura organizzativa, l’attività avviata e i risultati raggiunti. Concordo quindi con il consigliere regionale Domenico Ravetti che possa essere utile predisporre un documento complessivo per delineare a livello regionale la governance della ricerca con principi generali condivisi e modalità operative efficienti», aggiunge l’assessore.

Del tema collaborazione tra Alessandria e Verduno per farne un Irccs ne parliamo su Gazzetta che sarà in edicola martedì 27 luglio.

«Il servizio sanitario regionale ha la consapevolezza della rilevanza delle attività di ricerca come elemento essenziale al proprio sviluppo strategico e pone l’attività di ricerca tra le funzioni istituzionali proprie delle aziende sanitarie, al pari della funzione assistenziale e della formazione con le quali deve integrarsi», aggiunge Icardi. «Per questo in Piemonte prevediamo lo sviluppo di un piano per la ricerca sanitaria nel quale il percorso già avviato dalla sanità alessandrina verso il riconoscimento a istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per patologie ambientali e mesotelioma di Alessandria e Casale (definito con la delibera della Giunta regionale del 18 maggio 2021) sia preservato e ulteriormente valorizzato con personale specialistico, nonché tramite un network di collaborazioni e partnership nell’ampio campo delle patologie ambientali, che l’Organizzazione mondiale della Sanità stima essere il 24% di tutte le malattie del mondo».

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