La pastasciutta antifascista dell’Anpi di Alba, Bra, Langhe e Roero

La pastasciutta antifascista dell'Anpi di Alba, Bra, Langhe e Roero

BRA Oggi, domenica 25 luglio, nei locali del circolo della frazione San Michele, sono state preparate e servite numerose porzioni della pastasciutta antifascista, organizzata dall’Anpi Alba, Bra, Langhe e Roero. L’evento, al quale hanno aderito rappresentanti Anpi di tutta la provincia di Cuneo, ricorda la destituzione del duce Benito Mussolini, avvenuta il 25 luglio 1943, dopo 21 anni di governo del partito fascista. In quella data, infatti, il re Vittorio Emanuele III designò il maresciallo Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.

I sette fratelli Cervi (emiliani) non vennero immediatamente a conoscenza della caduta di Mussolini perché erano nei campi a lavorare, ma rientrando a casa incontrarono molte persone in festa. Pur sapendo che la guerra non era finita intuirono che c’era qualcosa da festeggiare. Procurarono della farina, presero a credito burro e formaggio e prepararono svariati chili di pasta, che caricarono su un carro e portarono in piazza, distribuendola alla gente del paese. Quel momento è stato rivissuto, oggi, in tante parti d’Italia, su proposta dall’Istituto Alcide Cervi di Reggio Emilia.

A Bra, prima di servire la pasta, sono stati il referente dell’Anpi braidese Claudio Gallizio, il presidente dell’Anpi di Alba Enzo Demaria e lo storico Livio Berardo a spiegare il senso di questo momento celebrativo.

Valter Manzone

Banner Gazzetta d'Alba