Ottimo piano urbanistico suggerito da Granata per le Langhe e il Roero

Ottimo piano urbanistico suggerito da Granata per le Langhe e il Roero

LETTERA AL GIORNALE Egregio direttore, ho letto con piacere l’intervista realizzata da Sara Elide alla professoressa Elena Granata, su Gazzetta del 29 giugno scorso, sui temi legati alla salvaguardia del paesaggio e della biodiversità.

L’anno scorso ho conosciuto Granata, docente di urbanistica al Politecnico di Milano, durante una lezione in trasferta tenuta a noi studenti di architettura del Politecnico di Torino. Avevo colto in lei un forte carisma, molta competenza e una grande passione in merito alla valorizzazione territoriale. Mi ha fatto piacere leggere un suo parere da esperta facendo uno zoom sul nostro territorio di Langhe e Roero. Ho apprezzato che abbia posto l’attenzione sulla continua attività edilizia che in aree vulnerabili non sembra arrestarsi.

Inoltre ha sottolineato il pericolo che si corre a disegnare un territorio rurale indirizzato verso la monocoltura, in particolare quella legata alla vite e al nocciolo. È evidente che i nostri paesaggi vitivinicoli inseriti nella lista Unesco offrono grandi opportunità per il tessuto socioeconomico del territorio, oltre che un notevole grado di bellezza che difficilmente trova paragoni. Questo non deve precludere però molte altre risorse presenti che, alle volte, l’onda del successo tenta inconsapevolmente di accantonare.

Concordo con la professoressa sulla necessità di prevedere un piano urbanistico adeguato e coordinato che a mio giudizio deve mettere in gioco tutti gli attori, a partire dalle istituzioni locali, con l’obiettivo di elaborare una strategia vincente. Per esempio, credo sia di fondamentale importanza tutelare il nostro patrimonio boschivo e valorizzare maggiormente i beni architettonici, spesso nascosti e poco frequentati. In questo modo penso che si possa davvero trovare il giusto equilibrio per non perdere tutte le nostre ricchezze, senza lasciare spazio solo a quelle apparentemente più redditizie.

Un grande piano urbanistico per Langhe e Roero permetterebbe davvero di continuare a sviluppare la filiera del vino e delle nocciole, mettendo però in gioco altre risorse ancora latenti e salvaguardando la grande biodiversità con cui stimati imprenditori del nostro territorio hanno avuto successo in tutto il mondo. Preserviamo, tuteliamo e valorizziamo.

Fabio Ambrogio, Alba

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