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Piemonte tradito da Fiat-Stellantis: la fabbrica di batterie aprirà a Termoli

Piemonte tradito da Fiat-Stellantis: la fabbrica di batterie aprirà a Termoli

TORINO Stellantis, il gruppo automobilistico in cui è confluita Fiat, accelera sull’elettrico con oltre 30 miliardi di euro di investimenti e annuncia la scelta dell’Italia per la terza gigafactory di batterie del gruppo in Europa, dopo quelle in Francia e Germania (altre due saranno in America). Nascerà a Termoli, in provincia di Campobasso, dove la fabbrica dei motori a benzina con 2.500 dipendenti, è ferma da maggio.

«È la conferma del nostro impegno in Italia e della volontà dell’azienda di continuare a investire sul suo sistema produttivo», spiega l’amministratore delegato Carlos Tavares.

«Una bella e attesa notizia. Come Mise abbiamo lavorato affinchè questo accadesse. Ora deve proseguire il confronto sul piano industriale» commenta il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Soddisfatti i sindacati che apprezzano il segnale positivo verso l’Italia, ma chiedono ora una discussione generale su tutti i siti del gruppo.

Salta l’ipotesi di aprire l’impianto a Mirafiori

È delusa e arrabbiata Torino che si era mobilitata per la gigafactory anche con una lettera al premier Mario Draghi: «Questa decisione tradisce Torino. Tradisce il Piemonte, la sua storia, i suoi lavoratori, le sue università e in generale una terra che ha inventato l’auto, ha investito, ha rischiato. Una terra che ha un credito enorme verso questa azienda e verso questo Stato»: commentano così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino sull’annuncio di Termoli come sede italiana per la gigafactory di Stellantis. «Oggi ci sentiamo traditi», continuano Cirio e Appendino. «Chi è tradito prova rabbia. Una rabbia che chi, come noi, ha responsabilità istituzionali deve trasformare in una azione. Attendiamo di avere parole chiare da Roma per capire su che basi questa scelta sia stata condivisa con il Governo. Convocheremo già domani tutte le Istituzioni piemontesi».

Tavares illustra la strategia del gruppo che punta a diventare leader di mercato nei veicoli a basse emissioni: l’obiettivo è che le auto elettrificate arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% negli Stati Uniti entro il 2030. Tutti i 14 marchi del gruppo, Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Ds automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram trucks e Vauxhall, offriranno soluzioni completamente elettrificate «valorizzando il proprio Dna specifico», ognuno ha uno slogan. Fiat sarà 100% elettrica, almeno in Europa, tra il 2025 e il 2030, Anche Abarth avrà auto elettriche, probabilmente sulla base della nuova 500, dal 2024. Jeep mostra le prime immagini della nuova Grand Cherokee 4xe plug-in hybrid. Nel futuro ci sono quattro piattaforme con un alto livello di flessibilità e condivisione dei componenti – ognuna potrà supportare fino a due milioni di unità ogni anno – e nel 2026 le batterie a stato solido.

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